S&P500: tutto in linea con le attese, ma ora cosa aspettarsi?

Nell’analisi di martedì scorso su S&P500 scrivevamo che qualora il mercato fosse riuscito in quella sessione a consolidare sopra i 4.025 punti avremmo potuto assistere ad un allungo fino a 4.100 punti.

Vi avevamo inoltre messo in guardia sul fatto che, in caso di retest dei 4.100 punti, avremmo poi dovuto aspettarci delle prese di beneficio.

La nostra view è stata perfettamente rispettata; se guardiamo il grafico con time frame giornaliero possiamo facilmente osservare che dopo la difesa dei 4.025 il mercato ha avuto nuovo slancio e raggiunto il target nella giornata di venerdì, per poi iniziare la correzione.

Nella giornata odierna il future su S&P500 sta ancora combattendo con le vendite e al momento della scrittura scambia sotto i 4.025 punti; le contrattazioni di ieri si erano chiuse a 4.032 punti, in calo di oltre l’1%.

I numerosi appuntamenti macro di questa settimana saranno un test importante per il rally osservato nel mese di gennaio.

Sono 4 gli appuntamenti che gli operatori di mercato osserveranno con molta attenzione: riunione della Fed mercoledì, conti dei big tech fra mercoledì e giovedì, riunione della Bce giovedì e rapporto sull’occupazione di venerdì.

Per quanto riguarda la Fed è quasi certo un rialzo di 25 punti base dei tassi di interesse, ma importanti saranno i toni utilizzati da Powell per capire il prosieguo della stretta monetaria.

In generale l’idea è che sul principale listino di Wall Strett la debolezza vista nelle ultime due sessioni sia destinata ad accentuarsi; a livello grafico c’è infatti da registrare ieri il completamento di un pattern ribassista a 3 candele di tipo evening star, con il minimo che già stamane ha superato al ribasso il minimo di ieri; in questo pomeriggio sarà quindi possibile che il mercato vada incontro ad una correzione più marcata, anche se il martedì è tendenzialmente il giorno più forte della settimana e il mercato proverà almeno oggi a tenere i 4.000 punti.

Ciò nonostante ci aspettiamo un test di quota 3.950 punti, livello dove di contro valuteremo nuovi ingressi long, anche se ci sarà prima da osservare la dinamica tecnica e l’andamento della volatilità implicita Vix, tornata da ieri a scambiare al rialzo.

Ricordiamo comunque che nonostante i rialzi in cui abbiamo assistito a gennaio (+4.5%), il quadro tecnico su questo mercato risulta ancora debole; solo una chiusura sopra i 4.100 punti fornirebbe la spinta necessaria per raggiungere i 4.200 punti, ultimo ostacolo prima di un’inversione di tendenza rialzista.

Non ci attendiamo al momento nuovi importanti movimenti al rialzo, tenuto anche conto che storicamente febbraio non è un mese statisticamente positivo per l’S&P500.