S&P500: il mercato toro è alle porte?

Wall Street chiude in rialzo una seduta particolarmente volatile e caratterizzata dalle parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

Il future su S&P500 ha fatto registrare ieri un rialzo dell’1.27% chiudendo le contrattazioni a 4.175 punti.

Gli investitori hanno apprezzato l’intervento del numero uno della Fed, nonostante alcune dichiarazioni non siano state propriamente confortanti.

Powell ha ribadito che il processo di disinflazione è iniziato, ma allo stesso tempo ha sottolineato che la strada per riportare il costo del denaro all’obiettivo del 2% è ancora lunga e se il mercato del lavoro si manterrà così forte saranno necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse.

Il presidente ha inoltre dichiarato che il 2023 sarà un anno significativo del calo dei prezzi, ma bisognerà aspettare il 2024 per avvicinarci al target del 2%.

Analizzando il grafico con time frame giornaliero sul future S&p500 possiamo facilmente notare come il mercato abbia trovato slancio dopo il breakout dei 4.100 punti (livello segnalato già nelle precedenti analisi).

Lo strappo rialzista ha però trovato ostacolo sulla resistenza a 4.200 punti, ultimo scoglio da superare per mettersi definitivamente alle spalle il mercato orso.

Le prese di beneficio arrivate sul retest dei 4.200 punti erano prevedibili e fisiologiche, e non cambiano la dinamica tecnica.

il consolidamento sopra i 4100 punti è da intendersi come segnale positivo e il retest di questo livello fornisce nello scenario attuale occasione per un’operatività long intraday con target a 4140.

Un ritorno e consolidamento sopra i 4.200 punti garantirebbe la definitiva inversione di tendenza e avallerebbe l’ipotesi di aprire posizioni in acquisto in ottica multiday, con primo target a 4300 punti

Nel caso invece dovessimo assistere ad una chiusura giornaliera sotto i 4.100 punti è lecito aspettarsi una correzione fino a 4.025 punti, dove poi comunque dovremmo attenderci un rimbalzo.