In attesa della riunione della Bce di questo pomeriggio, le borse europee aprono la penultima giornata di questa ottava in netto rialzo.
Al momento della scrittura il future sul Dax sta scambiando intorno a quota 16.300 punti, mentre la seduta di ieri si era chiusa in calo a 16.230 punti.
Ieri è stata la giornata della Fed, che come da previsione ha alzato di 25 punti base il costo del denaro.
Molti investitori sono ora pronti a scommettere che quello di ieri sia stato l’ultimo rialzo dell’anno, anche se in tal senso non sono arrivati segnali chiari. Jerome Powell non si è infatti sbilanciato ed ha sottolineato che ulteriori rialzi saranno legati all’andamento dei dati macro.
Oggi pomeriggio è invece il turno della Bce, che con una probabilità vicina al 100% dovrebbe anch’essa alzare i tassi di interesse di un quarto di punto.
Dalla riunione di oggi si aspettano più che altro indicazioni sul prosieguo della politica monetaria, che dovrebbe comunque prevedere quasi certamente un altro rialzo da qui a fine anno; bisognerà capire se dopo il rialzo odierno la Bce si prenderà una pausa prima di procedere con un’ulteriore stretta nell’ultimo trimestre del 2023.
Dopo una contrazione della volatilità delle ultime sedute ieri abbiamo assistito ad un’improvvisa espansione, con il mercato che ha toccato prima un massimo a 16.333 punti e poi ha ritestato al ribasso il supporto volumetrico a 16.100, per poi rimbalzare e chiudere sulla metà del range di giornata.
Proprio mentre scriviamo l’articolo il Dax è alle prese con uno strappo al rialzo che ha portato il mercato all’ennesimo test dei 16.350 punti, livello che nell’ultimo mese ha rappresentato una vera e propria barriera.
Se il mercato dovesse riuscire a sfondare la soglia dei 16.350 punti innescherebbe con tutta probabilità una prosecuzione del rally con il prossimo obiettivo fissato a 16.450 punti ed in estensione 16.520 punti, soglia vicina ai massimi storici dove troviamo un a resistenza volumetrica importante.
Se di contro il mercato dovesse invece riassorbirei il breakout dei 16.350 punti con ritorno sotto i 16.250 punti si creerebbero invece opportunità short intraday con primo target a 16.180 punti.
Nel caso dovessimo assistere invece ad una close sotto i 16.100 punti è possibile aspettarsi un’estensione della correzione ed un retest dei 15.950 punti.
In generale oggi comunque l’idea è di operare con estrema cautela poiché a causa della riunione della Bce il mercato potrebbe sperimentare alta volatilità associata a movimenti di prezzo erratici e falsi breakout.
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Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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