Gli scontri tra Hamas-Israele non sembrano preoccupare i mercati e soprattutto Wall Street, che già è proiettata a giovedì, giorno in cui arriverà l’attesissimo dato su l’indice dei prezzi al consumo.
Il quadro macroeconomico
Si temeva un pensante sell off dopo l’aperta in forte gap down, a causa delle nuove tensione geopolitiche in Palestina, ma gli indici americani sono poi riusciti ieri a chiudere la seduta in progresso.
Il future su S&P500 ha fatto registrare un rialzo superiore all’1% chiudendo a ridosso dei 4.370 punti.
Il conflitto, arrivato oggi al terzo giorno, ha comunque prodotto effetti su molte assets class come quelle del petrolio e dell’oro, con entrambi che hanno registrato guadagni sostanziali.
Nel frattempo, si abbassano le probabilità di assistere ad un’altra stretta monetaria a dicembre da parte della Federal Reserve.
Parole distensive a riguardo sono arrivate anche dal vice presidente della Fed Philip Jefferson, il quale ha dichiarato che la banca centrale può permettersi di restare cauta in quanto i recenti dati sull’inflazione statunitense sono incoraggianti.
A riguardo c’è molta attesa per giovedì quando verranno annunciati i prezzi al consumo Usa per il mese di settembre e anche su base annuale; l’attesa è rispettivamente per lo 0.3 e 4.1%.
Il quadro tecnico su S&P500
Dopo aver sperimentato un’accelerazione al ribasso a fine settembre, a seguito della rottura del supporto a 4.370 punti, il future su S&P500 ha invertito la rotta in queste prime battute di ottobre e si trova ora nuovamente a scambiare sui 4.370 punti.
Al momento della scrittura il mercato si sta muovendo in lieve rialzo poco al di sopra della chiusura di ieri.
A livello grafico nella giornata di ieri è arrivato un importante segnale al rialzo dettato dal completamento del modello testa e spalle rovesciato, associato al recupero di quota 4.360 punti; siamo quindi dell’idea che ora le probabilità siano a favore di un’estensione del rally e che già da oggi sarà possibile operare lato long partendo dia livelli attuali.
Il primo target è a 4.390 punti, dove troviamo resistenza statica e volumetrica, mentre se dovessimo superare il muro dei 4.4.000 punti sarà probabile un’ulteriore estensione dei rialzi almeno fino a 4.430 punti.
Al momento non ci aspettiamo grosse vendite, ma in ottica di medio periodo consigliamo di tenere sotto controllo la close settimanale, poiché nel caso si dovesse registrare una chiusura al di sotto dei 4.300 punti allora dovremmo aspettarci un’inversione di tendenza ed un ritorno degli orsi sul mercato.
In tale circostanza, per la verità la meno attesa, ci aspettiamo un primo flusso di vendite almeno fino 4.250 punti.
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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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