Indice Russell 2000: Vediamone il funzionamento e la composizione
di: Filippo Giannini 31 Ottobre 2024 9:26
L’indice Russell è un indice azionario statunitense molto meno conosciuto dei famigerati Nasdaq, Dow Jones ed S&P500. Nonostante la sua ridotta fama, esso rappresenta un indicatore importantissimo per valutare la salute dell’economia statunitense.
In questo articolo spiegheremo nel dettaglio cos’è l’Indice Russell 2000, come funziona, da quali aziende è composto e perché rappresenta una grande opportunità per gli investitori finanziari.
Cos’è l’indice Russell 2000
L’indice Russell 2000 è un indice azionario che riflette le prestazioni finanziarie di 2.000 small-cap americane, ovvero di quelle società quotate nel mercato Usa e considerate a ridotta capitalizzazione.
Negli Stati Uniti in questa categoria rientrano le società con capitalizzazione compresa tra 250 milioni e un miliardo di dollari.
Essendo composto da piccole e medie imprese, questo indice riflette meglio il comportamento dell’economia statunitense.
Esso fa parte della famiglia degli indici Russell ed è utilizzato come benchmark di settore; gli altri indici Russell di maggior rilievo sono: indice Russell 1000 e Russell 3000.
Quando nasce l’indice Russell?
L’indice Russell è stato fondato nel 1984 dalla società di gestione degli investimenti Frank Russell Company per fornire una rappresentazione obiettiva e completa del mercato azionario statunitense.
Nel 2014, London Stock Exchange Group (LSEG) ha acquisito la Frank Russell Company, inclusa la divisione degli indici Russell. Questa acquisizione ha portato a cambiamenti organizzativi, ma gli indici Russell hanno continuato a essere utilizzati e seguiti ampiamente.
La composizione dell’indice Russell 2000
L’indice Russell 2000 è composto da 2000 società appartenenti a diversi settori.
A differenza dell’S&P500, le aziende che compongono il Russell 2000, come abbiamo già detto, sono a bassa capitalizzazione di mercato.
L’indice è comunque basato sul principio della ponderazione, in base al quale le aziende più grandi hanno un impatto maggiore sull’andamento dell’indice; questo paniere copre complessivamente circa l’8% del mercato azionario statunitense.
La composizione del Russell 2000 viene rivista e ricalibrata ogni anno attraverso il processo di “Russell Reconstitution”; di anno in anno si possono quindi osservare dei cambiamenti sulla lista delle aziende che fanno parte dell’indice Russell.
I settori maggiormente rappresentati all’interno di questo paniere sono l’industria (18,56%), il comparto finanziario (15.43%) e il settore health care (14.07%).
Fonte: Ftserussell.com
E’ quindi ad esempio un indice che andrebbe preso in considerazione quando si intendono monitorare su larga scala i movimenti del comparto bancario americano, dato che il Russell è l’indice dove questo settore ha un peso maggiore rispetto agli altri listini di Wall Street.
In ogni caso l’elenco completo delle società incluse nell’indice Russell 2000 è disponibile sul sito web della FTSE Russell.
Perché l’indice Russell 2000 è famoso fra gli investitori?
Nel corso degli ultimi anni il Russell 2000 si è ritagliato un’importanza sempre maggiore fra gli investitori.
All’inizio della sua nascita veniva utilizzato principalmente per paragonare l’andamento delle aziende più grandi (S&P500) rispetto a quelle più piccole.
Dal 2010 ad oggi però il valore del Russell è triplicato e per questo motivo ha iniziato ad attrarre l’attenzione di molti fondi d’investimento e di investitori privati.
Ad oggi è a tutti gli effetti diventato un indice fortemente speculativo soprattutto per gli investitori di lungo termine.
Andamento Russell dal 2002 al 2023
Come investire nel Russell?
È possibile investire nell’indice Russell principalmente attraverso Futures, CFD, azioni ed ETF.
Investire nel Russell tramite i futures
I Future sono strumenti derivati dell’indice (che ricordiamo non può mai essere tradato direttamente) e permettono di fare operare sullo strumento di riferimento sia in acquisto che in vendita.
I futures più scambiati sul Russell sono l’E-Mini Russell 2000 e il Micro E-Mini Russell 2000, entrambi negoziati al CME di Chicago.
I contratti prevedono scadenze trimestrali, nello specifico a Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre, il terzo venerdì del mese di scadenza.
Investire nel Russell tramite CFD
I CFD replicano l’andamento dell’indice e consentono di speculare sui movimenti dei prezzi di una attività sottostante senza possederla.
Se vuoi saperne di più leggi questa guida sui CFD
Investire nel Russell tramite azioni
È possibile investire sul Russell acquistando direttamente le azioni delle società che lo compongono e speculando così sulle stesse.
I titoli posso essere acquistati attraverso un broker, operando direttamente sulle principali borse americane, ovvero Il NYSE e il NASDAQ.
Acquistando le azioni di una società, oltre che speculare sul prezzo del titolo, l’investitore può anche percepire gli eventuali dividendi distribuiti dall’azienda in caso di utili.
Investire nel Russell tramite ETF
Un altro modo per investire nel Russell è attraverso la partecipazione agli ETF.
Gli ETF sono un tipo di fondo d’investimento quotato in borsa e a responsabilità limitata per i soci che vi partecipano; puntano a replicare fedelmente l’andamento e il rendimento finale di un determinato indice azionario o il prezzo di una determinata tipologia di asset. Tra i più importanti ETF sul Russell menzioniamo Amundi e Xtrackers.
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