Come iniziare a fare Trading sui Futures: strategie e consigli utili

di: Alessio Moretti 24 Gennaio 2024 16:26

Trading sui Futures

Il trading con i futures è una compravendita finanziaria che coinvolge l’acquisto e la vendita di contratti futures standardizzati su merci, valute, indici azionari o altri strumenti finanziari.

I trade futures possono beneficiare sia dalle fluttuazioni dei prezzi al rialzo (comprando a un prezzo basso e vendendo a un prezzo più alto) sia al ribasso (vendendo a un prezzo elevato e comprando a un prezzo più basso).

In questo articolo spiegheremo cosa sono i futures, come fare trading sui futures, quali piattaforme utilizzare, quali sono i costi, quali i rischi connessi e quali rendimenti aspettarsi.

Cosa sono i contratti Futures?

I futures sono dei contratti finanziari stipulati fra due parti, nella quale la prima si impegna a consegnare alla seconda un determinato prodotto a una data futura prestabilita e ad un prezzo prestabilito; dalla definizione stessa della procedura deriva quindi il nome “future”.

Essi vengono definiti contratti derivati perché il loro valore deriva dal prodotto sottostante che rappresentano. L’attività sottostante potrebbe essere una materia prima, un indice, una valuta o altri strumenti finanziari.

Normalmente ogni future ha una quantità fissa di prodotto come valore sottostante.

Origine dei contratti Futures

Anche se il mercato dei futures ha conosciuto un notevole sviluppo solo dopo la metà del ventesimo secolo, l’origine dei futures viene attribuita agli antichi romani.

A quel tempo esistevano dei mercati, chiamati “fora vendalia”, specializzati nella vendita di particolari produzioni agricole, che vi giungevano da ogni parte dell’Impero.

Solo nel Medioevo, però, si è assistito alla nascita di moderni mercati futures, che si tenevano presso fiere stagionali, in particolare nella regione dello Champagne in Francia.

Tali mercati si svilupparono per venire incontro alle necessità degli agricoltori e dei mercanti; gli accordi che si stringevano in queste occasioni avevano per oggetto un raccolto futuro ed il principale obbiettivo era quello di giungere ad un prezzo giusto e a consentire alle parti di eliminare il rischio relativo all’incertezza sul prezzo futuro del grano.

Come funzionano i Futures?

Per capire come funzionano i Futures è bene fare un esempio:

Se vuoi acquistare un future con sottostante l’oro, al prezzo attuale di 2000 dollari l’oncia, di fatto ti stai impegnando ad acquistare alla scadenza del contratto una certa quantità di oro al prezzo prefissato al momento della negoziazione.

Un acquirente realizzerà un utile lordo se il valore del sottostante alla scadenza del contratto sarà aumentato, mentre realizzerà una perdita lorda qualora invece il valore del sottostante sarà diminuito.

In sostanza se mi impegno oggi ad acquistare un future con sottostante l’oro al prezzo di 2.000 dollari l’oncia  e alla scadenza del contratto il prezzo dell’oro sarà salito a 2.150 dollari, allora avrò realizzato un guadagno di 150 dollari.

Un contratto future è quindi molto simile a un contratto di opzioni; a differenza delle opzioni però, che possono perdere valore alla scadenza, nel caso del future a scadenza l’acquirente è obbligato ad acquistare e ricevere l’attività sottostante e il venditore del contratto future è obbligato a fornire e consegnare l’attività sottostante.

Tuttavia quasi mai avviene la consegna fisica dell’asset sottostante e quasi mai si arriva alla scadenza, ma questo aspetto verrà approfondito nel prossimo paragrafo.

Cosa succede alla scadenza dei Futures?

I futures normalmente hanno scadenze mensili o trimestrali e possono essere regolati con “consegna fisica” o “liquidazione in contanti”, a seconda del tipo di futures e delle regole stabilite dalla borsa.

La consegna fisica

In alcuni mercati, specialmente per i futures su commodities come petrolio, grano o metalli, è possibile che alla scadenza del termine il contratto futures venga regolato tramite effettiva consegna della merce sottostante rappresentata appunto dal future.

In questa modalità il possessore del contratto è tenuto a ricevere il bene sottostante fisicamente. Ad esempio, se si detengono contratti futures per 1.000 barili di petrolio, a scadenza si è tenuti a ricevere fisicamente la merce.

Tuttavia nella pratica questo non accade poiché gli intermediari di borsa come i brokers non permettono di portare a scadenza il contratto future; questi ultimi avvisano l’investitore che la posizione andrà chiusa entro una certa data oppure se lo si desidera si potrà passare automaticamente ad operare sul contratto della scadenza successiva (rollover).

Inoltre la maggior parte degli intermediari chiuderà le posizioni sulle commodities d’ufficio qualora il cliente dovesse dimenticare di farlo, effettuando quindi il rollover in automatico.

La liquidazione in contanti

La maggior parte dei futures è comunque liquidata in contanti alla scadenza, il che significa che al momento della scadenza la differenza tra il prezzo di mercato dell’attività sottostante e il prezzo di liquidazione del contratto futures viene pagata in contanti al future trader.

Questo processo e l’unico utilizzabile per i futures che hanno come sottostante indici azionari o valute poiché non è materialmente possibile consegnare un indice azionario, essendo la stessa un bene immateriale.

La liquidazione in contanti è comunque il metodo utilizzato nel 99% dei casi, poiché semplifica notevolmente il processo e riduce il rischio di problemi logistici associati alla consegna fisica di beni.

Perché vengono utilizzati i Futures negli investimenti?

I futures hanno generalmente due usi negli investimenti: copertura (hedging) e speculazione.

Copertura con i futures: i contratti futures vengono molto spesso utilizzati da investitori istituzionali o società per fare hedging, ovvero come strumento di copertura su altri investimenti (es. opzioni) o approvvigionamenti di magazzino, ottenendo quindi un maggior controllo del rischio finanziario.

Ad esempio una multinazionale metalmeccanica che compra acciaio per le lavorazioni industriali, potrebbe aver bisogno oltre che di acquistare la merce fisica anche di ridurre il rischio di eventuali svalutazioni delle giacenze in magazzino; tale attività viene espletata acquistando o vendendo ad un prezzo prestabilito anche il relativo contratto future.

In questo modo l’azienda avrà più controllo sul valore dell’acciaio, evitando di essere troppo esposta alle fluttuazioni di mercato.

Speculare con i futures: i contratti futures sono generalmente liquidi e possono essere acquistati e venduti fino alla scadenza; questa è una caratteristica molto importante e che attira moltissimi trader e speculatori che non sono interessati a possedere la merce sottostante, ma solamente a trarre profitto dalla variazione di prezzo nel corso del tempo.

Quanti tipi di futures esistono?

I tipi di futures disponibili sul mercato includono un’ampia gamma di contratti finanziari e sono basati su materie prime, indici, valute, prodotti energetici, metalli o agricoli.

Di seguito riportiamo degli esempi di contratti futures disponibili:

Futures finanziari

I contratti su indici e i contratti su titoli di debito sono due tipi di futures finanziari. I future su indici forniscono esposizione a specifici valori dell’indice di mercato (es. indici azionari), mentre i futures di debito (es. obbligazioni) vengono utilizzati per l’esposizione al tasso di interesse di uno specifico strumento di debito.

Futures valutari

I contratti valutari forniscono esposizione al tasso di cambio di una valuta reale o di una criptovaluta.

Futures energetici

I future energetici forniscono esposizione sulle materie prime energetiche come petrolio, gas o altri combustibili utilizzati da aziende manifatturiere o privati.

Futures sui metalli

Rientrano in questa categoria i futures aventi come sottostante le materie prime come oro, acciaio, argento, rame, ecc..

Futures su materie prime agricole

Esistono future anche su materie prime agricole come mais, cotone, caffè, grano, bestiame, legname ecc..

Come fare trading sui futures?

I futures sono negoziati su borse di scambio regolamentate; in America tra le più importanti troviamo il CME Group e il CBOE, mentre in Europa tra le più importanti troviamo l’Eurex e l’Euronext; per essere scambiati questi strumenti richiedono un conto di intermediazione approvato per la negoziazione dei futures.

Le Piattaforme da utilizzare

Il trading sui futures può essere effettuato su diverse piattaforme di trading, a seconda di quale venga utilizzata dal broker; alcune banche o broker detengono delle piattaforme proprietarie, mentre altre si affidano a piattaforme sviluppate da terze parti e che sono poi collegate al flusso ordini del broker o della banca; tra le più importanti piattaforme per la negoziazione dei futures segnaliamo la Trader Workstation (TWS), oppure Visual Trader o T3trading come software di terze parti, anche se molte banche e broker referiscono utilizzare delle piattaforme proprietarie sviluppate internamente ed in maniera esclusiva.

Costi e commissioni del Trade Future

Generalmente i costi sui futures sono costituiti dalle commissioni richieste dal broker come costo di intermediazione per l’acquisto o la vendita di un determinato strumento; contrariamente al Forex o ai CFD i costi di intermediazione non sono quindi ricompresi all’interno dello spread.

Questi costi possono variare anche in maniera sensibile a seconda dell’intermediario che si decide di utilizzare; non vi è una regola precisa e ogni broker applica le proprie tariffe per la negoziazione dei futures, anche se in linea generale un broker di grandi dimensioni può permettersi di offrire commissioni più vantaggiose rispetto ad altri che gestiscono globalmente un volume di scambi minori.

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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

Autore Articolo: Alessio Moretti
Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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