Altro passo avanti per l’oro, fin dove si spingeranno i prezzi?
di: Alessio Moretti 21 Febbraio 2024 10:52
L’oro ha messo a segno ieri il quarto rialzo consecutivo, con i prezzi del contratto future con scadenza aprile 2024 arrivati a ritestare i 2.040 dollari l’oncia, vicino alla resistenza a 2.050.
A livello macroeconomico il prossimo appuntamento di rilievo sarà ora la pubblicazione dei verbali della riunione della Fed di gennaio, dai quali si evincerà l’orientamento della politica monetaria e quindi maggiori indicazioni sul primo taglio dei tassi di interesse.
Questa informazione dovrebbe portare volatilità sul mercato del principale bene rifugio perché una diminuzione dei tassi d’interesse rende generalmente più appetibili gli investimenti in oro e viceversa, anche se nell’ultimo anno e mezzo tale scenario non è stato rispettato.
Infatti nell’ultimo anno nonostante un aumento dei tassi il prezzo dell’oro è rimasto su livelli sostanzialmente elevati, a causa soprattutto delle recenti tensioni geopolitiche in tutto il mondo e degli acquisti da parte delle banche centrali (soprattutto Cina).
Se nei prossimi mesi si andrà verso una flessione dei tassi è lecito aspettarsi che le quotazioni dell’oro saranno maggiormente inclini ai rialzi piuttosto che ai ribassi e non è escluso che il mercato possa spingersi ad un retest dei massimi di inizio dicembre.
Analisi tecnica future oro
Analizzando il grafico su time frame giornaliero del Gold future con scadenza aprile si può chiaramente osservare come il recente rally sia partito dalla tenuta del supporto a 2.000 dollari, che ha frenato la debolezza di inizio mese e poi fornito le basi per un rimbalzo.
Nella giornata di giovedì scorso il mercato ha inoltre fornito un ulteriore segnale tecnico importante, completando sul grafico un pattern morning star; ovvero un pattern di inversione rialzista ad alta valenza statistica.
Riteniamo che il movimento attuale abbia la possibilità di estendersi fino a quota 2.050 dollari, dove è presente la prossima area resistiva degna di nota sia a livello statico (pivot mediano dell’area di lateralità da metà dicembre ad oggi) che volumetrico.
I 2.050 dollari rappresentano quindi un crocevia importante per questo mercato; un breakout al rialzo di tale livello, confermato in chiusura di sessione, ha fornito sempre slancio per poi raggiungere i 2.075 punti.
Nello scenario attuale riteniamo quindi ancora possibile cercare occasioni long su questo asset, soprattutto se il mercato dovesse rompere al rialzo la resistenza di breve a 2.042 dollari, livello visibile su grafico orario.
Le prossime resistenze significative sono posizionate a 2.070 e 2.085 dollari.
Ricordiamo inoltre che fino a quando il mercato dovesse restare sopra quota 2.000 dollari l’oncia siamo dell’idea che le discese costituiranno occasione per rientrare long anche in ottica multiday.
Solo una discesa sotto i 1.990 dollari segnalerebbe debolezza evidente con possibilità a quel punto di assistere ad un test dei 1.970 ed in estensione 1.935 dollari.
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