Euro-Dollaro: gli appuntamenti macro porteranno nuova volatilità?
di: Filippo Giannini 28 Maggio 2024 11:40
In attesa dei dati sull’inflazione di venerdì, l’euro reagisce alle difficoltà e si rafforza contro il dollaro.
L’indice PMI dell’Eurozona al di sopra delle attese ha spinto al rialzo il valore dell’euro, con il cambio euro-dollaro che dopo 6 sedute consecutive in ribasso è rimbalzato nella giornata di venerdì.
Al momento della scrittura il cambio si muove ancora al rialzo e si sta avvicinando alla resistenza grafica posta a 1.09.
Nel contesto attuale l’attenzione resta sempre sulle prossime mosse delle banche centrali, per questo motivo gli investitori monitoreranno ora con molta attenzione i dati sull’inflazione tedesca, previsti per mercoledì, e quelli dell’eurozona e Usa di venerdì.
Mentre la Fed resta riluttante nell’aprire ad una riduzione del costo del denaro, negli ultimi due giorni si sono registrate due dichiarazioni piuttosto “dovish” da parte di Philip Lane e Francois Villeroy de Galhau; il capo economista della Bce ha dichiarato al Financial Times che salvo soprese vedremo un taglio dei tassi nel meeting della BCE di giugno in programma settimana prossima, mentre ancora più scalpore hanno destato le parole del governatore della Banca di Francia, che non ha escluso un secondo taglio dei tassi già a luglio.
Per queste ragioni riteniamo che l’euro sia destinato ad indebolirsi, visto che il differenziale tra i tassi di interesse con il dollaro, già sfavorevole, è destinato ad ampliarsi; nelle ultime sessioni oltre ad un euro in ripresa per via dei dati PMI incoraggianti, da registrare anche una contestuale debolezza di dollaro, che ha tra l’altro accentuato il rally delle materie prime.
Il quadro tecnico sull’euro dollaro resta al momento contrastato, con il mese di maggio che vede al momento un rialzo della divisa europea di circa due punti percentuali.
Il mercato sta in questo momento si muove in area 1.0880, testando quindi livelli vicini a 1.09, dove troviamo una resistenza significativa e dove potenzialmente potremmo trovare un massimo si swing per l’apertura di nuove posizioni short; il primo target è da identificare a quota 1.0850 (future EuroFX).
Nello scenario opposto e meno probabile, un nuovo slancio alle quotazioni dovrebbe arrivare in caso di superamento di quota 1.0940, con primo target a quel punto sui massimi di marzo a 1.0980 (future EuroFX).
In caso di eventuale ritorno al di sotto di quota 1.08 dovremmo invece attenderci un’estensione delle vendite, con primo target a 1.074.
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