Scioperi, delisting e stacco dividendi: Piazza Affari è in difficoltà?

di: Filippo Giannini 24 Giugno 2024 11:12

Piazza affari

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L’ultima settima di giugno è iniziata in leggero rialzo per Piazza Affari, con il future sul Ftse Mib che al momento della scrittura scambia in rialzo di circa lo 0.60%; la sessione di venerdì si era chiusa a 33.590 punti.

A meno di clamorosi colpi di scena il mese di giugno si accinge a chiudersi in ribasso per Piazza Affari, che oltretutto giovedì vedrà il primo sciopero della sua storia per via di un “costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del gruppo francese Euronext”.

Come dimostra la clamorosa retromarcia di Golden Goose, Milano fatica ad attrarre aziende alla ricerca di capitali; nel 2024 sono state già 22 le società che hanno deciso per il delisting, facendo perdere a Piazza Affari oltre 20 miliardi di capitalizzazione.

Gli investitori sono ora concentrati su eventuali movimenti degli asset francesi, visto che nel fine settimana si terrà il primo turno delle elezioni.

Ricordiamo inoltre che oggi per 7 aziende del Ftse Mib avremo lo stacco dividendi; menzione quindi per Pirelli, Poste Italiane, CNH, Snam, Terna, STM e Leonardo.

Analisi future Ftse Mib

analisi grafico FtseMib future

Dal punto di vista grafico la dinamica mostrata nelle ultime sessioni lascia comuqnue la porta aperta ad un possibile recupero delle quotazioni.

Al momento il mercato ha sventato il peggio riuscendo a difendere i 32.600 punti, anche se fino a che il mercato non recupererà i 34.000 l’allerta rimarrà comunque alta.

Venerdì scorso è stata giornata di scadenze tecniche, con il mercato che in apertura ha stornato andando a chiudere il gap aperto tra il vecchio ed il nuovo contratto, per effettuare  poi un rimbalzo sull’ex resistenza già piu volte segnalata a 33.350 punti.

A seguito quindi del segnale di assestamento offerto dal mercato venerdì scorso monitoreremo ora la reazione su un eventuale test dei 34.000 punti, livello in grado potenzialmente di alimentare un nuovo rally.

Infatti nel caso dovessimo assistere ad una close giornaliera sopra i 34.000 punti dovremmo aspettarci un nuovo movimento direzionale al rialzo, legato in prima battuta al retest dei 34.600 punti.

Se di contro il Ftse Mib dovesse fallire l’attacco ai 34.000 punti e tornasse sotto i 33.600 aspettiamoci un nuovo test dei 33.300, livello dove il mercato potrebbe anche accelerare al ribasso se non tenuto in close giornaliera.

Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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