Mentre ci avviciniamo alla fine del secondo trimestre dell’anno è già tempo di bilanci.
Le società collegate direttamente o indirettamente allo sviluppo della tecnologia AI sono state assolute protagoniste a Wall Street, ma alcune delle “Magnifiche Sette” e non solo sembrano aver subito recentemente un rallentamento nelle prestazioni.
Il grafico seguente dal sito Barchart.com mostra come all’inizio dell’anno le società scambiate sopra la media mobile a 200 periodi ammontavano a circa l’80%, mentre oggi siamo scesi intorno al 70%.
Venerdì avremo il rilascio del dato preferito dalla Fed, ovvero l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), che potrebbe fornire nuova benzina ai mercati azionari oppure sancire l’inizio delle difficoltà.
Proprio nei giorni scorsi alcuni funzionari della Fed hanno mostrato preoccupazione per un rallentamento dell’economia americana, dichiarando che l’inflazione non è l’unico pericolo al momento.
Attualmente il mercato sconta un taglio dei tassi a settembre con una probabilità intorno al 65%.
Previsioni S&P 500 – analisi tecnica
Dopo aver fatto registrare nuovi massimi storici nella seduta di giovedì, il future su S&P500 (scadenza settembre 2024) sta ritestando la barriera psicologica della scorsa settimana a 5.500 punti.
Ieri la sessione è stata chiusa in ribasso per la terza volta consecutiva a 5.515 punti.
I 5.250 punti, livello dove è iniziato l’ultimo rally, rappresentano ora lo spartiacque tra una semplice correzione e un’inversione di tendenza di lungo termine.
Nel breve termine dovremmo aspettarci una correzione in caso di close giornaliera sotto i 5.450 punti, che avallerebbe nuovi ingressi short con primo target a 5.350 punti.
Su quest’ultimo livello monitoreremo poi la dinamica attuale, perché potrebbero crearsi occasioni per assistere ad un rimbalzo.
I timori di un avvento del mercato orso verrebbero spazzati via in caso di nuovo breakout, confermato in chiusura di sessione, dei 5.550 punti; al momento tale livello rappresenta il traguardo dove prendere profitto per eventuali long intraday, dal momento che nella giornata odierna il mercato sembra aver iniziato una fase di accumulo da 5.510 punti.
Dovessimo mollare quota 5.505 aspettiamoci un retest veloce dei 5.480 punti.
In questo scenario uno sguardo va sempre tenuto sull’indice Vix, che come sappiamo misura la paura degli investitori; un ritorno sopra i 15 punti potrebbe mettere pressione al ribasso sull’azionario.
A proposito di paura, il Fear and Greed Index, che misura l’atteggiamento e le emozioni degli investitori verso il mercato azionario, ha chiuso la settimana appena trascorsa sotto i 40 punti, il che significa paura da parte degli investitori.
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Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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