I timori di un uragano spingono al rialzo il greggio, rimbalzo temporaneo?

Dopo quattro sedute in negativo e nuovi minimi a 15 mesi, il mercato petrolifero sta tentando un rimbalzo in questo lunedì 9 settembre.

A metà mattinata il future sul greggio WTI con consegna ottobre è in rialzo dell’1.34% rispetto alla seduta di venerdì e viene scambiato intorno i 68.5 dollari al barile.

I recenti rialzi sono stati spinti dalla preoccupazione che nei prossimi giorni un uragano potrebbe colpire il golfo degli Stati Uniti, dove sappiamo esserci una grossa concentrazione di industrie di raffinazione.

I timori di una recessione negli Stati Uniti e un’inflazione in Cina che non accenna a diminuire hanno pesato anche sul mercato del greggio che nella scorsa ottava ha registrato il più grande calo settimanale da 11 mesi a questa parte.

A poco è servito l’annuncio dell’Opec+ di ritardare l’inizio dell’aumento della produzione, già in agenda da qualche mese.

A livello macro segnaliamo come eventi di rilievo per questa settimana i report dell’EIA e dell’OPEC in uscita martedì e il dato sull’inflazione Usa di mercoledì.

Analisi future WTI 09-09-2024

Le vendite della scorsa settimana hanno trovato supporto in area 67 dollari.

Vista l’attuale situazione di ipervenduto è possibile aspettarsi ora un rimbalzo almeno verso la prossima area resistiva posizionata a 69.5 dollari.

La situazione tecnica migliorerebbe un po’ però solo in caso di recupero dei 72 dollari, che con ogni probabilità porterebbe ad un allungo fino ai 75 dollari passando per la resistenza intermedia a 73.5 dollari.

In caso quindi di falsi breakout dei 70 e 72 dollari aspettiamoci poi nuove correzioni, con possibilità quindi di cercare occasioni short in intraday.

Su questo mercato un’inversione rialzista di lungo periodo si avrebbe in caso di recupero degli 82 dollari, ma complice la stagionalità crediamo che sarà difficile rivedere entro fine anno il WTI nuovamente al di sopra degli 80 dollari.