Il punto sui mercati finanziari, 16-09-2024

Indici azionari statunitensi

• Dow Jones Industrial Average: +0,72%
• Nasdaq 100: +0,47%
• S&P 500: +0,54%, con tutti i 11 settori in crescita.

La scorsa settimana, il Nasdaq Composite e l’S&P 500 sono aumentati rispettivamente del 6% e del 4%, invertendo il calo della settimana precedente.

Il venerdì si è chiuso in positivo, con l’S&P 500 che ha segnato un aumento dello 0,54%, registrando cinque giorni consecutivi di rialzi. Anche la versione ponderata dell’S&P 500 ha registrato un aumento dell’1%. Inoltre, il Dow Jones è salito dello 0,72%, mentre il Nasdaq 100 è cresciuto dello 0,47%.

Le azioni sensibili all’andamento economico hanno superato le grandi aziende tecnologiche, con il Russell 2000 (indice delle piccole imprese) che ha segnato un +2,5%.

Un report di ProShares ha evidenziato che le piccole imprese sono più sensibili ai tassi di interesse a causa del loro maggiore indebitamento rispetto alle grandi aziende. Questo fenomeno si osserva nel Russell 2000, che mostra quasi il triplo del livello di leva finanziaria rispetto all’S&P 500. Di conseguenza, le piccole aziende potrebbero beneficiare maggiormente da un’eventuale riduzione dei tassi di interesse.

Negli anni 2000, le piccole aziende avevano in genere un livello di indebitamento inferiore rispetto alle grandi aziende. Tuttavia, negli ultimi anni, il loro livello di leva è aumentato, aprendo una finestra di opportunità per una potenziale sovraperformance in caso di ulteriori tagli ai tassi.

Notizie sui singoli titoli

• Adobe ha perso l’8,5% a causa di previsioni deludenti per il quarto trimestre.
• Uber ha guadagnato oltre il 6% grazie all’annuncio che Waymo utilizzerà la sua app per offrire auto a guida autonoma ad Atlanta e Austin.

Secondo i dati LSEG, si prevede una crescita degli utili del 13,0% anno su anno per l’S&P 500 nel secondo trimestre del 2024. Escludendo il settore energetico, la crescita prevista sale al 13,8%. Fino ad oggi, il 79,2% delle aziende ha superato le stime degli analisti sugli utili, mentre il 59,5% ha battuto le aspettative sui ricavi.

Settore migliore dell’S&P 500

• Utilities: +1,41%, con Vistra (+6,31%), Constellation Energy (+3,19%) e Entergy (+2,87%).

Settore peggiore dell’S&P 500

• Sanità: +0,19%, con Moderna (-2,01%), Eli Lilly (-1,21%) e Biogen (-1,14%).

Commodities

• Oro: +0,69%, con un prezzo spot di $2.576,50 l’oncia.
• Argento: +2,50%, con un prezzo spot di $30,66 l’oncia.
• Petrolio: Il West Texas Intermediate è rimasto quasi stabile a +0,09%, mentre il Brent ha registrato una leggera flessione del -0,05%.

Venerdì l’oro ha raggiunto livelli record, trainato da un dollaro debole e dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

Valute

• Euro: +0,04% a $1,1076.
• Sterlina: -0,01% a $1,3122.
• Bitcoin: +4,30% a $60.635,96.
• Ethereum: +3,67% a $2.447,69.

Il dollaro ha subito un calo venerdì, raggiungendo il livello più basso in nove mesi contro lo yen giapponese, alimentato da speculazioni su un possibile taglio aggressivo dei tassi da parte della Fed.

Tassi di interesse e obbligazioni

I rendimenti dei titoli di Stato USA a 10 anni sono diminuiti di 2,1 punti base, chiudendo a 3,657%. Anche i rendimenti dei Bund tedeschi e dei Gilt britannici hanno registrato un calo.

Le aspettative del mercato si concentrano su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, con i futures che indicano una probabilità del 59% di un taglio di 50 punti base.

In Europa, la produzione industriale dell’eurozona ha registrato un calo dello 0,3% su base mensile a luglio, con il settore dei beni durevoli che ha subito la maggiore contrazione.