Ennesimo nuovo record per l’oro, sfiorati i 2.700 dollari l’oncia

Spinti dalle crescenti tensioni in Medio Oriente, questa notte i prezzi dell’oro hanno toccato nuovi massimi storici a 2.695 dollari l’oncia.

Al momento della scrittura il mercato sta però correggendo e il future con scadenza dicembre viene scambiato intorno i 2.670 dollari l’oncia.

Tensioni in Medio Oriente e Stimoli Cinesi Spingono l’Oro

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas si è ora estesa ufficialmente al Libano contro Hezbollah.

Nella notte un missile lanciato dal Libano su Tel Aviv è stato fortunatamente intercettato da Israele; nel mentre gli sfollati libanesi salgono ad oltre mezzo milione, poiché salgono sempre più le probabilità di un’imminente offensiva terrestre.

Nel frattempo, i dati diffusi ieri sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti hanno mostrato un netto calo, rafforzando l’ottimismo del mercato riguardo a un ulteriore taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed, previsto per novembre. Questa prospettiva ha alimentato la domanda di beni rifugio come l’oro.

Anche l’annuncio di nuovi stimoli fiscali da parte della Cina e le aspettative di un aumento degli acquisti cinesi stanno contribuendo a sostenere i già elevati prezzi del metallo prezioso.

Analisi tecnica future oro

Nella scorsa analisi su questo asset avevamo detto che nonostante i livelli di ipercomprato non ci attendavamo imminente debolezza e che le eventuali correzioni avrebbero costituito occasioni per riposizionarsi long ad un rischio più contenuto.

Nello specifico avevamo segnalato il supporto a 2.610 dollari dove cercare nuovi occasioni di acquisto.

Guardando il grafico con time frame giornaliero possiamo vedere come proprio da questo livello sia partito il rally delle ultime tre sedute.

I 2.700 dollari l’oncia potrebbero rappresentare però ora un ostacolo.

In una prospettiva di lungo periodo molti analisti vedono l’oro a 3.000 dollari l’oncia entro fine 2025, mentre nel breve è molto probabile che nelle prossime sedute assisteremo ad un consolidamento laterale fra i 2.620 e i 2.710 dollari.

In ottica intraday il primo supporto da monitorare in ottica di acquisto è a quota 2.670 dollari, mentre in ottica multiday meglio attendere uno storno in area 2.620 dollari, livello dove rientrare in acquisto a prezzi più favorevoli.

Se dopo un’adeguata fase riaccumulativa dovessimo assistere ad una close giornaliera decisa sopra i 2.710 dollari, sarà molto probabile assistere poi ad un nuovo strappo al rialzo del mercato.

In caso di ritorno sotto i 2.610 dollari dovremmo invece aspettarci un retest dei 2.560 dollari.