Il punto sui mercati finanziari – venerdì 4 ottobre 2024

di: Alessio Moretti 4 Ottobre 2024 11:05

il punto sui mercati finanziari

Indice dei contenuti:

Indici statunitensi:

  • Dow Jones Industrial Average: -0,44%.
  • Nasdaq 100: -0,05%.
  • S&P 500: -0,17%, con 8 su 11 settori in ribasso.

Le azioni statunitensi hanno chiuso in calo giovedì, con i principali indici che hanno recuperato solo in parte dai minimi di giornata, ma hanno comunque terminato in territorio negativo. Sia l’S&P 500 che il Nasdaq si avviano a chiudere la settimana in ribasso, dopo tre settimane consecutive di guadagni. Il Dow Jones ha registrato la flessione più marcata, con una perdita dello 0,4%.

Il mercato è stato caratterizzato da volumi di scambio contenuti e da una volatilità ridotta, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli di settembre (NFP), prevista per oggi.

Notizie aziendali:

  • Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha definito la domanda per il nuovo chip Blackwell come “incredibile”, durante un’intervista con CNBC, menzionando anche una collaborazione rafforzata con Accenture per promuovere l’adozione dell’IA da parte delle aziende.
  • Berkshire Hathaway ha continuato a ridurre le sue partecipazioni in Bank of America, vendendo ulteriori 8,5 milioni di azioni.
  • Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ampliato l’indagine su presunte pratiche di fissazione dei prezzi da parte di SAP.

Russell 2000 e performance aziendali: Secondo i dati di LSEG I/B/E/S, si prevede una crescita degli utili anno su anno del 42,6% per il Russell 2000 nel terzo trimestre, che sale al 67,1% escludendo il settore energetico. Tra le 14 aziende del Russell 2000 che hanno finora riportato i risultati, il 50% ha superato le stime degli analisti sugli utili, mentre il 46,2% ha superato le aspettative sui ricavi. La crescita dei ricavi prevista per il terzo trimestre è dell’1,5%, che sale al 2,5% escludendo l’energia.

Il rapporto prezzo-utili per i prossimi quattro trimestri per il Russell 2000 è di 25,3x.

Settori migliori e peggiori dell’S&P 500:

  • Settore migliore: Energia +1,58%, con Valero Energy +6,15%, Marathon Petroleum +5,72%, e Diamondback Energy +3,87%.
  • Settore peggiore: Beni di consumo discrezionali -1,28%, con Tesla -3,36%, Norwegian Cruise Line Holdings -2,11%, e Carnival -2,09%.

Performance dei mega-cap: Alphabet -0,06%, Amazon -1,52%, Apple -0,49%, Meta Platforms +1,74%, Microsoft -0,14%, Nvidia +3,37%, Tesla -3,36%.

Materie prime:

  • Oro spot -0,14% a $2.655,80 l’oncia.
  • Argento spot +0,63% a $32,04 l’oncia.
  • WTI +4,06% a $73,84 al barile.
  • Brent +4,31% a $77,88 al barile.

I prezzi dell’oro sono rimasti stabili giovedì, sostenuti dalla domanda di beni rifugio a causa delle tensioni in Medio Oriente, controbilanciate dalla forza del dollaro USA.

I prezzi del petrolio, invece, hanno subito un forte aumento a causa delle preoccupazioni che il conflitto in Medio Oriente possa interrompere l’offerta globale di greggio. Il Brent e il WTI hanno raggiunto i massimi di un mese durante la sessione di giovedì.

Gli investitori temono che eventuali attacchi israeliani alle infrastrutture petrolifere iraniane possano scatenare ritorsioni, tra cui il blocco dello Stretto di Hormuz, una rotta critica per il transito del petrolio globale. Tuttavia, le scorte OPEC potrebbero mitigare i rischi di una perdita completa dell’offerta iraniana.

Valute e obbligazioni:

Il dollaro ha toccato il massimo da sei settimane giovedì, spinto da dati economici forti, domanda di beni rifugio e una recente sciopero dei portuali. Il dollaro si è apprezzato contro l’euro e la sterlina, e ha guadagnato anche contro lo yen giapponese, raggiungendo i massimi da agosto. Il rendimento dei titoli di Stato USA a 10 anni è aumentato di 6,4 punti base, a 3,852%, trainato da dati positivi sul settore dei servizi negli USA, che hanno ridotto le aspettative di tagli aggressivi dei tassi da parte della Fed.

Nel Regno Unito, il governatore della BoE, Andrew Bailey, ha lasciato intendere la possibilità di tagli dei tassi più aggressivi, mentre in Europa i rendimenti obbligazionari tedeschi e francesi sono saliti a causa di nuove emissioni di debito.

Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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