Il punto sui mercati finanziari: martedì 15 ottobre

Indici Azionari Statunitensi

• Dow Jones Industrial Average: +0,47%
• Nasdaq 100: +0,82%
• S&P 500: +0,77%, con 10 su 11 settori in rialzo.

Lunedì 14 ottobre, l’indice S&P 500 ha raggiunto un nuovo record storico, spinto principalmente dai forti guadagni delle azioni di Nvidia. Questo ha segnato la 46ª chiusura record del 2024 per l’S&P 500. Le azioni del settore tecnologico hanno trainato il rialzo del mercato, con il comparto tecnologico dell’S&P 500 in aumento dell’1,4%. Anche il Dow Jones Industrial Average ha superato per la prima volta i 43.000 punti, stabilendo un nuovo record, il 37° dell’anno.

Nonostante questi guadagni notevoli, gli analisti prevedono che la crescita degli utili delle aziende dell’S&P 500 sarà la più debole degli ultimi quattro trimestri, con un aumento stimato del 4,3% su base annua, secondo i dati di Bloomberg Intelligence. Tuttavia, le indicazioni aziendali suggeriscono una crescita più robusta degli utili, con un possibile aumento del 16%, suggerendo che molte aziende potrebbero superare le aspettative del mercato.

La stagione degli utili per il terzo trimestre è ufficialmente iniziata venerdì con i risultati di colossi bancari come JPMorgan Chase e Wells Fargo. Gli investitori seguiranno da vicino i risultati di altre importanti banche e di aziende chiave come Netflix e JB Hunt Transport Services questa settimana.

Notizie Aziendali

• Adobe ha lanciato una serie di strumenti basati sull’intelligenza artificiale dedicati alla creazione e modifica di video, unendosi a numerose altre aziende tecnologiche che stanno puntando sull’AI.
• SoFi Technologies ha ottenuto un accordo di finanziamento da 2 miliardi di dollari con Fortress Investment Group per facilitare l’erogazione di prestiti personali.
• Elliott Investment Management ha avviato la sua prima battaglia per procura negli Stati Uniti dal 2017, richiedendo una riunione speciale degli azionisti di Southwest Airlines.

Questa settimana, 41 società dell’S&P 500 pubblicheranno i risultati trimestrali.

Miglior Settore dell’S&P 500

Tecnologia dell’informazione: +1,36%, con Qualcomm in aumento del 4,74%, Applied Materials +4,31% e ON Semiconductor +3,50%.

Peggior Settore dell’S&P 500

Energia: -0,10%, con Diamondback Energy in calo del 2,19%, EQT -2,17% e Coterra Energy -1,93%.

Titoli a Grande Capitalizzazione

• Alphabet +1,11%, Amazon -0,68%, Apple +1,65%, Meta Platforms +0,08%, Microsoft +0,68%, Nvidia +2,43%, e Tesla +0,62%.

Indici Azionari Europei

• CAC 40: +0,32%
• DAX: +0,69%
• FTSE 100: +0,47%

Materie Prime

• Oro spot: -0,24% a 2.649,71 dollari l’oncia.
• Argento spot: -0,86% a 31,26 dollari l’oncia.
• West Texas Intermediate: -4,58% a 72,03 dollari al barile.
• Brent Crude: -4,57% a 75,19 dollari al barile.

I prezzi dell’oro sono scesi lunedì, nonostante avessero raggiunto un massimo settimanale. Questo ribasso è stato innescato da un dollaro statunitense più forte, che ha raggiunto un massimo di due mesi. L’oro spot ha chiuso a 2.649,71 dollari l’oncia, in calo dello 0,24%.

Anche i prezzi del petrolio hanno subito un forte ribasso, a seguito della terza revisione consecutiva al ribasso da parte dell’OPEC delle previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2024 e 2025. La revisione è dovuta principalmente alle prospettive economiche deboli della Cina, il maggiore importatore mondiale di petrolio, dove le importazioni di greggio sono diminuite per cinque mesi consecutivi.

Inoltre, i recenti annunci di stimoli economici in Cina non hanno suscitato grande fiducia tra gli investitori, preoccupati per la lenta ripresa economica del Paese. I dati di settembre hanno mostrato un aumento delle pressioni deflazionistiche, accrescendo le incertezze sull’economia cinese.

Le tensioni geopolitiche continuano a pesare sul mercato, con gli investitori che seguono con attenzione i possibili sviluppi di un’azione militare israeliana contro le infrastrutture petrolifere iraniane.

Valute

• EUR: -0,27% a 1,0908 dollari.
• GBP: -0,03% a 1,3062 dollari.
• Bitcoin: +5,92% a 66.115,00 dollari.
• Ethereum: +8,02% a 2.634,30 dollari.

Lunedì, il dollaro statunitense ha raggiunto il suo massimo delle ultime dieci settimane, trainato da un volume di scambi ridotto. Questo incremento si inserisce nel contesto di dati economici che indicano un rallentamento moderato dell’economia statunitense, supportando le aspettative di tagli graduali dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Titoli di Stato e Tassi di Interesse

• Titoli di Stato USA a 10 anni: invariati al 4,105%.
• Bund tedeschi a 10 anni: +1,4 punti base a 2,281%.
• Gilt britannici a 10 anni: +3,5 punti base a 4,242%.

I rendimenti dei titoli di Stato della zona euro sono rimasti stabili lunedì, dopo una settimana di aumenti. L’attenzione degli investitori è ora rivolta alla riunione della BCE prevista per giovedì, dove si prevede un taglio dei tassi di 25 punti base.