Il punto sui principali mercati finanziari – martedì 5 novembre

di: Alessio Moretti 5 Novembre 2024 11:47

il punto sui mercati finanziari

Indici azionari statunitensi

  • Dow Jones Industrial Average: -0,61%
  • Nasdaq 100: +0,72%
  • S&P 500: -0,28%, con 4 dei 11 settori in rialzo.

Lunedì, i mercati azionari hanno chiuso prevalentemente in calo, con gli investitori che hanno adottato un approccio cauto a causa dell’incertezza politica dovuta all’esito molto incerto fra tra Donald Trump e Kamala Harris nei sondaggi elettorali.

L’indice S&P 500 ha chiuso a -0,28%, il Nasdaq Composite a -0,33% e il Dow Jones ha perso 257,59 punti, pari a un calo dello 0,61%. La debolezza di lunedì segue il secondo calo settimanale consecutivo registrato dall’S&P 500 venerdì scorso. I settori che hanno sottoperformato includono banche, carte di credito, hotel, media e compagnie aeree, mentre tra quelli che hanno sovraperformato si annoverano energia, REITs, costruzioni, vendita al dettaglio, metalli industriali e automobili.

L’ipotesi di un risultato elettorale contestato potrebbe prolungare il conteggio dei voti per settimane, se non mesi, causando un aumento significativo della volatilità. L’indice VIX, noto come il “misuratore della paura” di Wall Street, è salito dello 0,5%, attestandosi a 21,94, al di sopra della media storica di 19,46, ma al di sotto del picco della scorsa settimana di 23.

Nonostante l’incertezza, storicamente i presidenti degli Stati Uniti hanno avuto un impatto relativamente limitato sui rendimenti a lungo termine dei mercati finanziari. Sebbene vi sia una reazione a breve termine ai risultati elettorali, i rendimenti azionari e di classe di attivo non riflettono necessariamente chi sia in carica.

Notizie aziendali

Boeing ha raggiunto un accordo con i suoi operai delle fabbriche sulla West Coast degli Stati Uniti, mettendo fine a uno sciopero di sette settimane che aveva bloccato gran parte della produzione di jet, aggravando la crisi finanziaria della compagnia.

Secondo i dati di LSEG I/B/E/S, gli utili annuali per il terzo trimestre del 2024 sono attesi in aumento del 7,8%. Escludendo il settore dell’energia, la crescita degli utili si attesterebbe al 10,6%. Fino ad ora, il 76,6% delle 359 aziende dell’S&P 500 che hanno riportato i propri risultati ha superato le aspettative degli analisti, rispetto a una media storica del 66,9%. Il tasso di crescita delle entrate è stimato al 5,0%, che sale al 6,1% escludendo il settore energetico.

Migliori e peggiori settori dell’S&P 500

  • Miglior settore: Energia (+1,87%) con Enphase Energy (+4,69%), First Solar (+3,58%) e EQT Corp. (+3,31%).
  • Peggior settore: Utility (-1,21%) con Constellation Energy (-12,46%), Public Service Enterprise Group (-6,23%) e Vistra Energy Corp. (-3,16%).

Indici azionari europei

  • CAC 40: -0,18%
  • DAX: -0,56%
  • FTSE 100: +0,09%

Materie prime

  • Oro: -0,09%, a $2.731,60 l’oncia.
  • Argento: -0,31%, a $32,58 l’oncia.
  • Petrolio WTI: +3,14%, a $71,67 al barile.
  • Brent: +0,27%, a $75,28 al barile.

Il prezzo del petrolio è salito lunedì dopo che l’OPEC+ ha rinviato un aumento della produzione, mentre l’oro è sceso leggermente con gli investitori in attesa delle elezioni statunitensi e della riunione della Fed.

Valute

  • Euro: +0,06%, a $1,0887.
  • Sterlina britannica: -0,09%, a $1,2958.
  • Bitcoin: -2,43%, a $67.193.
  • Ethereum: -3,40%, a $2.373.

I trader hanno adottato un atteggiamento cauto in vista delle elezioni americane e della decisione della Fed sui tassi d’interesse attesa per giovedì. L’indice del dollaro USA è sceso dello 0,37% a 103,90.

Rendimenti dei Titoli di Stato

  • USA (10 anni): -8 punti base, a 4,28%.
  • Germania (10 anni): -1 punto base, a 2,39%.
  • UK (10 anni): -8 punti base, a 4,45%.

I rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono scesi lunedì, con i mercati influenzati da un sondaggio che ha visto Harris in vantaggio in Iowa. Anche i rendimenti britannici ed europei sono calati, riflettendo la maggiore incertezza macroeconomica.

Aggiornamenti macro globali

L’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona è salito a 46,0 in ottobre, leggermente sopra la stima preliminare, ma ancora sotto il livello di espansione. Inoltre, la fiducia degli investitori nell’Eurozona è migliorata per il secondo mese consecutivo, con l’indice Sentix che ha registrato un miglioramento a -12,8 in novembre.

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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

Autore Articolo: Alessio Moretti
Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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