Il punto sui mercati finanziari – Lunedì 18 novembre

Andamento dei Mercati Azionari USA

I principali indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso venerdì, segnando la settimana più difficile degli ultimi due mesi. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,70%, il Nasdaq 100 ha perso il 2,41%, mentre l’S&P 500 ha chiuso con un -1,32%, con 8 degli 11 settori in calo.

Il rallentamento è stato attribuito al declino dell’entusiasmo post-elettorale e alle aspettative che la Federal Reserve rallenti il ritmo dei tagli ai tassi.

Le azioni tecnologiche hanno guidato il calo, contribuendo a una flessione complessiva.

I commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, hanno segnalato un approccio più prudente ai tagli futuri, mentre dati economici più forti del previsto, come le vendite al dettaglio di ottobre, hanno spinto i trader a riconsiderare le loro aspettative.

Performance Settoriale dell’S&P 500

• Miglior settore: Utilities (+1,47%) con CenterPoint Energy (+2,94%), American Electric Power (+2,72%) e Vistra (+2,67%).
• Peggior settore: Tecnologia dell’informazione (-2,49%) con Applied Materials (-9,20%), Enphase Energy (-6,36%) e Lam Research (-6,34%).

Earnings Aziendali

Tra le aziende che hanno riportato i risultati venerdì:

• Alibaba: Ricavi del Q3 in crescita del 9,2% anno su anno, ma inferiori alle stime ($254,632 miliardi contro $261,848 miliardi). Gli utili per azione (EPS) sono stati in linea con le aspettative ($2,03). Il CEO Eddie Wu ha evidenziato una forte crescita nei prodotti cloud (+cifre triple) e una maggiore efficienza operativa in altre divisioni aziendali.

Materie Prime

• Oro: Spot gold in calo dello 0,22%, chiudendo a $2.561,24 l’oncia. La settimana si è rivelata la peggiore degli ultimi tre anni, con un ribasso settimanale superiore al 4%. La forza del dollaro USA, alimentata dalle aspettative di una politica monetaria meno accomodante, ha ridotto l’attrattiva dell’oro.
• Petrolio: WTI (-2,43%) a $66,95 al barile, Brent (-1,88%) a $71,05. I timori legati alla domanda cinese e a una minore crescita globale hanno contribuito al calo settimanale, con previsioni di un eccesso di offerta nel 2025.

Valute

• Euro: In lieve rialzo dello 0,09% a $1,0541, ma su base settimanale resta in declino.
• Sterlina: In forte calo (-0,36%) a $1,2617, segnando la peggior settimana da gennaio 2023.
• Bitcoin: Continua la sua ascesa (+2,77%) a $90.080.

Obbligazioni

I rendimenti dei Treasury USA hanno registrato un leggero aumento:

• 10 anni: +0,1 punti base al 4,444%, dopo aver toccato un massimo di 4,505%.
• 2 anni: +4,9 punti base al 4,305%, segnale delle aspettative di mercato su futuri tagli dei tassi.

In Europa, i Bund tedeschi a 10 anni sono rimasti stabili al 2,355%, mentre i rendimenti italiani hanno registrato un calo, con lo spread tra Italia e Germania che si è ristretto a 120,1 punti base, il livello più basso da oltre un mese.

Eventi macroeconomici di rilievo

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti di ottobre hanno superato le aspettative (+0,4% contro il +0,3% previsto). Tuttavia, le vendite al netto delle automobili sono cresciute solo dello 0,1%, segnalando una crescita più moderata.

I dati aggiornati di settembre hanno mostrato una revisione al rialzo (+0,8% contro lo 0,4% inizialmente riportato), suggerendo un consumatore resiliente e possibili pressioni inflazionistiche.