Il punto sui principali mercati finanziari – martedì 26 novembre

Indici Azionari USA: Positivo il Trend del Lunedì

Lunedì, i principali indici azionari statunitensi hanno registrato una sessione di scambi complessivamente positiva, con i titoli delle piccole società che hanno raggiunto un importante traguardo.

• Dow Jones Industrial Average: +0,99% (+440 punti), segnando il 45° massimo storico del 2024.
• Nasdaq 100: +0,14%.
• S&P 500: +0,30%, con 9 degli 11 settori in rialzo.

L’indice Russell 2000, rappresentativo delle piccole capitalizzazioni, è balzato fino al +2,5% durante la sessione mattutina, superando il massimo intraday del novembre 2021, per poi chiudere a +1,5%, a ridosso del massimo di chiusura dell’8 novembre 2021.

Anche l’S&P 500, nella sua versione equal-weighted, ha raggiunto un nuovo massimo storico, segnalando un ampio rally del mercato che si estende oltre i titoli tecnologici di grande capitalizzazione.

Gli strateghi di Wall Street, dopo aver sottovalutato la resilienza del mercato negli ultimi due anni, stanno ora puntando su una crescita significativa per il 2025. Diverse previsioni, tra cui quelle di Goldman Sachs e Morgan Stanley, indicano un target di 6.600 punti per l’S&P 500, con un potenziale rialzo dell’11,7% rispetto alla chiusura di venerdì.

Settori Migliori e Peggiori dell’S&P500

• Miglior Settore (S&P 500): Immobiliare (+1,28%), trainato da Equinix (+4,06%), Alexandria Real Estate (+3,45%) e Weyerhaeuser (+3,17%).
• Peggior Settore: Energia (-2,01%), con cali significativi per ConocoPhillips (-5,06%), ONEOK (-4,72%) e EOG Resources (-3,20%).

Azioni di Rilievo

• Super Micro Computer: +15,87%, grazie all’ottimismo sulla continuità della quotazione Nasdaq.
• Nvidia: -4,18%, in calo dopo un periodo di forti rialzi.
• Tesla: -3,96%, con il rischio di perdere i rimborsi fiscali EV in California.

Materie Prime e Valute

• Oro: -3,23% a $2.624,82 l’oncia, a seguito delle notizie su una possibile tregua tra Israele e Hezbollah.
• Petrolio: WTI -2,95% ($69,08 al barile); Brent -2,90% ($73,10), in scia all’annuncio di una tregua che ha ridotto il rischio geopolitico.
• Euro: +0,72% ($1,0495), sostenuto dall’indebolimento del dollaro USA.
• Bitcoin: -4,45% ($94.349), in una giornata di volatilità.

Indici Europei

• DAX (Germania): +0,43%.
• CAC 40 (Francia): +0,03%.
• FTSE 100 (Regno Unito): +0,36%.

L’indice DAX, in particolare, ha beneficiato del miglioramento del sentiment globale e della tenuta dei settori industriale e tecnologico.

Obbligazioni

• USA 10 anni: -13,2 bps (4,279%).
• Bund Tedeschi 10 anni: -3,7 bps (2,211%).
• Gilts UK 10 anni: -4,6 bps (4,346%).

I rendimenti obbligazionari globali sono calati lunedì, alimentati dalle attese di politiche fiscali più moderate negli Stati Uniti.

Aggiornamenti Macro Globali

Nonostante segnali di rallentamento economico nel Regno Unito, le aspettative di tagli ai tassi di interesse da parte della Bank of England (BoE) per il 2025 rimangono stabili, con circa 75 punti base di allentamento già scontati dai mercati.

Diversi indicatori puntano a una debolezza economica: una recente stima del PIL ha deluso le aspettative, gli indici PMI sono in calo da mesi e i dati sulla fiducia risultano generalmente deboli. Tuttavia, la BoE ha mantenuto un approccio prudente, sottolineando i rischi inflazionistici ancora presenti.

Lunedì, la vice governatrice Clare Lombardelli ha riconosciuto la debolezza dei dati PMI diffusi venerdì, ma ne ha ridimensionato l’importanza, considerando che riflettono un singolo dato. Ha evidenziato le persistenti pressioni inflazionistiche, pur notando un rallentamento del calo dei salari. Inoltre, ha avvertito che la qualità dei dati sul mercato del lavoro rende complessa l’analisi e che le prospettive sui salari e sui prezzi dei servizi rimangono incerte.

La scorsa settimana, il vice governatore Dave Ramsden ha dichiarato di essere aperto a un ritmo più rapido di allentamento monetario nel 2025, qualora l’inflazione scendesse sotto le previsioni. Tuttavia, ha sottolineato che l’orientamento della BoE non sarà influenzato da uno o due dati isolati.

Alcuni analisti prevedono che l’attenzione della BoE potrebbe spostarsi, all’inizio del prossimo anno, dai rischi inflazionistici alla crescita economica, favorendo un allentamento più rapido della politica monetaria. Anche Catherine Mann, membro del Comitato di Politica Monetaria, nota per le sue posizioni rigorose, ha indicato la possibilità di sostenere un aggiustamento maggiore del tasso ufficiale qualora cambino le dinamiche inflazionistiche.

Trump: Annuncio di Nuove Tariffe Commerciali

Lunedì, il presidente eletto Donald Trump ha annunciato tramite Truth Social l’intenzione di emettere ordini esecutivi per imporre nuove tariffe commerciali il primo giorno del suo mandato. Le misure includono:

• Tariffe del 10% su tutti i beni cinesi.
• Tariffe del 25% sulle importazioni da Messico e Canada.

Queste azioni, ha spiegato Trump, mirano a combattere il traffico di droga e immigrazione illegale attraverso questi paesi. Le tariffe sui beni cinesi si sommerebbero a quelle esistenti, e rimarrebbero in vigore fino a quando il flusso di droga e immigrazione clandestina non sarà “efficacemente arginato”.

Secondo Reuters, nel 2023, oltre l’83% delle esportazioni del Messico e il 75% di quelle canadesi erano destinate agli Stati Uniti. Tuttavia, queste tariffe violerebbero i termini dell’accordo commerciale US-Mexico-Canada Agreement (USMCA), entrato in vigore nel 2020 e soggetto a revisione nel 2026.