Indici di Borsa USA
Dow Jones Industrial Average: +0,28%.
Nasdaq 100: +0,57%.
S&P 500: +0,57%, con 9 dei 11 settori in rialzo.
I mercati azionari statunitensi hanno raggiunto nuovi massimi storici martedì, con gli indici principali che hanno chiuso a livelli mai visti prima. Gli investitori sembrano aver ignorato le proposte tariffarie del Presidente eletto, concentrandosi invece sulla riduzione dei rischi geopolitici. Sia l’S&P 500 che il Dow Jones Industrial Average hanno segnato nuovi record, rispettivamente in rialzo dello 0,6% e dello 0,3%, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,6%.
Questo rally si inserisce nel contesto di un 2024 straordinario per l’S&P 500, che ha registrato un incremento di oltre il 25% dall’inizio dell’anno. Se il trend proseguirà, sarà il secondo anno consecutivo con rendimenti superiori al 20%, un risultato ottenuto solo quattro volte nell’ultimo secolo.
Dopo le elezioni, le azioni hanno ripreso il loro andamento positivo la scorsa settimana, con l’S&P 500 che ha registrato guadagni moderati. Tuttavia, i volumi di scambio sono rimasti relativamente contenuti nei mercati spot e dei futures, complice l’avvicinarsi delle festività del Ringraziamento negli Stati Uniti.
Notizie aziendali
- Nordstrom ha rivisto al rialzo la fascia bassa delle previsioni sulle vendite annuali, grazie a una crescita trimestrale superiore alle aspettative sia nei negozi di fascia alta che in quelli a prezzi scontati. Questi risultati positivi potrebbero rafforzare la posizione del consiglio di amministrazione nella ricerca di un’offerta più vantaggiosa da parte della famiglia fondatrice per portare l’azienda sul mercato privato.
- Amgen ha annunciato che il suo farmaco sperimentale per l’obesità non ha dimostrato un vantaggio significativo rispetto ai concorrenti e ha evidenziato una frequenza elevata di effetti collaterali gastrointestinali.
- Dick’s Sporting Goods, invece, ha aumentato le previsioni di vendita per l’anno intero, sostenuto da risultati robusti durante la stagione del rientro a scuola. La forte domanda di articoli sportivi in vista delle festività natalizie ha ulteriormente contribuito alla performance positiva.
Settori migliori e peggiori dell’S&P 500
- Miglior settore: Utility (+1,56%) con performance di rilievo per NRG Energy (+10,11%), Constellation Energy (+7,15%) e Vistra (+5,53%).
- Peggior settore: Materiali (-0,67%) con cali per Celanese (-4,77%), Mosaic (-3,16%) e Albemarle (-2,90%).
Mega Cap
- Alphabet: +0,70%.
- Amazon: +3,18%.
- Apple: +0,94%.
- Meta Platforms: +1,49%.
- Microsoft: +2,20%.
- Nvidia: +0,66%.
- Tesla: -0,11%.
Indici di Borsa Europei
- CAC 40: -0,11%.
- DAX: -0,87%.
- FTSE 100: -0,56%.
Secondo i dati LSEG I/B/E/S, gli utili del terzo trimestre dello STOXX 600 sono previsti in crescita dell’8,2% rispetto al Q3 2023. Escludendo il settore Energia, gli utili dovrebbero aumentare del 13,8%. Tuttavia, i ricavi trimestrali dovrebbero diminuire dell’1,1%, con un incremento dello 0,6% al netto del settore Energia.
Ad oggi, 283 aziende dello STOXX 600 hanno riportato i risultati del Q3 2024. Tra queste, il 56,2% ha superato le stime degli analisti, in linea con la media storica del 54%. Per i ricavi, 339 aziende hanno presentato i dati, e il 48,7% ha superato le previsioni, leggermente al di sotto della media del 58%.
Materie Prime
- Oro spot: +0,29% a 2.632,44 $ l’oncia.
- Argento spot: +0,17% a 30,39 $ l’oncia.
- Petrolio WTI: -0,62% a 68,65 $ al barile.
- Petrolio Brent: -0,25% a 72,92 $ al barile.
I prezzi dell’oro hanno mostrato una lieve ripresa martedì, con un incremento dello 0,29% a 2.632,44 $ l’oncia, compensando le perdite precedenti che avevano portato il metallo prezioso ai minimi dal 18 novembre. Questo rimbalzo segue un calo significativo di 100 $ registrato lunedì, quando l’oro è sceso da un massimo di tre settimane.
Il sell-off dell’oro di lunedì è stato attribuito a diversi fattori, tra cui l’ottimismo per un possibile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, che ha ridotto la domanda di beni rifugio. Inoltre, la nomina di Scott Bessent a Segretario del Tesoro ha ulteriormente diminuito l’attrattiva dell’oro.
I prezzi del petrolio, invece, hanno continuato a calare martedì, proseguendo le perdite del giorno precedente in un contesto di alta volatilità. Questo trend al ribasso è stato principalmente alimentato dall’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, che ha attenuato il premio di rischio geopolitico associato al prezzo del greggio.
In vista della riunione di domenica per definire la politica petrolifera per l’inizio del 2025, i Paesi dell’OPEC+ stanno considerando un ulteriore rinvio dell’aumento della produzione di petrolio originariamente previsto per gennaio.
Il Presidente eletto degli Stati Uniti ha inoltre annunciato l’intenzione di imporre una tariffa del 25% su tutte le importazioni dal Messico e dal Canada, compreso il petrolio greggio. Questa dichiarazione, riportata da Reuters, ha sollevato preoccupazioni nel settore energetico, come evidenziato dall’American Petroleum Institute. Particolarmente rilevante è il volume significativo di esportazioni di greggio canadese verso gli Stati Uniti, circa 4 milioni di barili al giorno, una qualità che non è facilmente sostituibile.
Valute
- Euro: -0,08% a 1,0487 $.
- Sterlina: -0,02% a 1,2567 $.
- Bitcoin: -2,73% a 94.349,00 $.
- Ethereum: -3,65% a 3.324,00 $.
Le promesse del Presidente eletto Trump di imporre tariffe su importazioni da Canada, Messico e Cina hanno spinto al ribasso le loro valute rispetto al dollaro statunitense martedì. Queste dichiarazioni hanno riacceso i timori di possibili guerre commerciali, aggiungendo incertezza ai mercati valutari.
La sterlina britannica ha registrato movimenti minimi, chiudendo in calo dello 0,02% a 1,2567 $. L’euro ha mostrato una leggera stabilità contro la sterlina, scambiando a 83,55 pence. Il dollaro USA ha perso lo 0,68% contro lo yen giapponese, scambiando a 153,07 ¥, mentre l’euro è sceso dello 0,08% contro il dollaro a 1,0487 $.
Reddito Fisso
- Treasury USA a 10 anni: +2,2 punti base al 4,301%.
- Bund tedeschi a 10 anni: -2,0 punti base al 2,191%.
- Gilt britannici a 10 anni: -0,9 punti base al 4,355%.
I rendimenti dei Treasury USA sono aumentati martedì, con i titoli a lungo termine in rialzo dopo l’arresto di un recente rally obbligazionario. Questo movimento riflette le preoccupazioni per l’inflazione potenzialmente crescente, legata alle tariffe annunciate dal Presidente eletto.
I verbali della riunione FOMC del 6-7 novembre hanno mostrato un consenso per una riduzione graduale della politica monetaria restrittiva. Tuttavia, è emersa incertezza sul livello del tasso neutrale, elemento critico per definire l’entità dei tagli futuri.
Il rendimento dei Treasury a 10 anni si è attestato al 4,301%, in rialzo dal 4,279% di lunedì. I rendimenti dei Bund tedeschi sono scesi a minimi di diverse settimane, toccando il 2,19% prima di stabilizzarsi al 2,191%.
Aggiornamenti Macro Globali
L’incertezza sul tasso neutrale complica il percorso della Fed. Sebbene i verbali della riunione FOMC abbiano evidenziato l’intenzione di ridurre gradualmente i tassi, futuri sviluppi su inflazione e mercato del lavoro saranno decisivi per le prossime mosse politiche. La probabilità di un taglio dei tassi a dicembre è stata fissata al 66,5% secondo il CME FedWatch Tool, rispetto al 52,3% del giorno precedente.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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