Indici Azionari USA
- Dow Jones Industrial Average: +0,42%.
- Nasdaq 100: +0,90%.
- S&P 500: +0,56%, con 9 su 11 settori in rialzo.
Novembre: il miglior mese del 2024 per Wall Street
I mercati azionari statunitensi hanno registrato a novembre le migliori performance mensili dell’anno, trainati venerdì da un rally dei titoli del settore tecnologico, in particolare quelli legati ai semiconduttori.
L’S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average hanno chiuso l’ultima sessione ridotta per la festività con leggeri rialzi, stabilendo nuovi massimi storici. Il Dow si è avvicinato al traguardo dei 45.000 punti, senza però superarlo.
Con un incremento settimanale superiore all’1% per la seconda settimana consecutiva, l’S&P 500 ha segnato un rialzo dello 0,6% venerdì, stabilendo un nuovo record.
Ottimismo sulle politiche economiche
Le prospettive economiche legate alla nuova amministrazione hanno alimentato il sentiment positivo del mercato. La nomina per il ruolo di Segretario del Tesoro ha rafforzato la fiducia degli investitori, convinti che eventuali misure tariffarie saranno applicate con moderazione. Questa fiducia ha sostenuto non solo i mercati azionari e obbligazionari statunitensi, ma ha anche frenato la forza del dollaro.
Novembre: una performance da record
L’S&P 500 ha registrato un aumento del +5,7% a novembre, la sua performance mensile più brillante del 2024. Secondo i dati di EPFR Global, gli investitori hanno riversato un record di 141 miliardi di dollari nei titoli azionari statunitensi durante il mese, segnando il maggiore afflusso di capitali mai registrato in un periodo di quattro settimane.
Risultati delle aziende del S&P 500
Secondo i dati di LSEG I/B/E/S, la crescita degli utili su base annua per il terzo trimestre 2024 è stimata al 9,0%. Escludendo il settore energetico, il tasso di crescita sale all’11,7%. Su 482 aziende del S&P 500 che hanno già riportato i risultati del Q3, il 76,3% ha superato le stime degli analisti per gli utili, mentre il 60,6% ha battuto le previsioni sui ricavi. Tuttavia, questi risultati rimangono leggermente inferiori alla media storica (62,2%) e alla media degli ultimi quattro trimestri (61,5%).
La crescita dei ricavi su base annua è stimata al 5,3% per il Q3, che sale al 6,4% escludendo il settore energetico.
Migliori e peggiori settori dell’S&P 500
- Miglior settore: Beni di Consumo Discrezionali (+1,11%). Performance di rilievo per Ralph Lauren (+3,92%), Tesla (+3,69%) e Las Vegas Sands (+3,19%).
- Peggior settore: Immobiliare (-0,52%). In calo Healthpeak Properties (-1,12%), Equity Residential (-1,06%) e BXP (-1,05%).
Mercati delle Materie Prime
- Oro Spot: +0,47% a $2.653,32 l’oncia.
- Argento Spot: +1,12% a $30,60 l’oncia.
- Petrolio WTI: -1,03% a $68,15 al barile.
- Brent Crude: -0,31% a $72,94 al barile.
Oro
I prezzi dell’oro sono aumentati venerdì, sostenuti da un dollaro più debole e dalle persistenti tensioni geopolitiche. Nonostante il rialzo dello 0,47% a $2.653,32, l’oro ha registrato un calo settimanale superiore al 2% a causa di una forte flessione nei primi giorni della settimana.
A novembre, l’oro ha subito una contrazione di oltre il 3%, segnando la peggiore performance mensile dal settembre 2023. Questo ribasso è stato innescato dal rafforzamento del dollaro dopo le elezioni presidenziali statunitensi, che ha smorzato la corsa dell’oro e incoraggiato vendite.
Petrolio
I prezzi del petrolio hanno subito una leggera flessione venerdì, chiudendo la settimana con perdite superiori al 3%. La pressione al ribasso è stata causata dal calo delle preoccupazioni relative alle interruzioni dell’offerta legate al conflitto Israele-Hezbollah, oltre che dalle previsioni di un aumento dell’offerta globale nel 2025. Questi fattori hanno superato le aspettative di ulteriori tagli alla produzione da parte di OPEC+.
Con l’attività di trading ridotta per la festività del Ringraziamento negli USA, il Brent ha registrato un calo settimanale del -3,1%, mentre il WTI ha perso il -4,8%. Nonostante il conflitto in Medio Oriente, l’offerta di petrolio è rimasta invariata. Inoltre, l’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede un surplus potenziale di oltre 1 milione di barili al giorno (bpd) nel 2025.
OPEC+ ha posticipato al 5 dicembre la prossima riunione di politica energetica, originariamente prevista per il 1° dicembre, durante la quale si discuterà un’eventuale estensione dei tagli alla produzione.
Valute
- Euro: +0,21% a $1,0575.
- Sterlina: +0,38% a $1,2737.
- Bitcoin: +1,77% a $97.374.
- Ethereum: +0,17% a $3.598,55.
Indice del Dollaro USA
L’indice del dollaro statunitense ha chiuso a -0,35% a 105,78, dopo aver toccato il minimo di 105,61, il livello più basso dal 12 novembre. Tuttavia, l’indice ha registrato un rialzo del +1,78% nel mese, riflettendo le aspettative per le politiche economiche della nuova amministrazione.
Euro e Sterlina
- L’euro ha guadagnato il +0,21%, ma a novembre ha perso il -2,8% contro il dollaro, segnando la peggiore performance mensile dal maggio 2023.
- La sterlina ha chiuso la settimana in rialzo dell’1,2% contro il dollaro a $1,2737.
Yen Giapponese
Lo yen giapponese è salito al livello più alto delle ultime sei settimane contro il dollaro, con un incremento del +1,17%, chiudendo a ¥149,75. Questa performance è stata sostenuta da dati di inflazione superiori alle attese a Tokyo.
Obbligazioni
- Treasury USA a 10 anni: -7,7 bps a 4,175%.
- Bund Tedeschi a 10 anni: -3,7 bps a 2,091%.
- Gilt UK a 10 anni: -3,1 bps a 4,247%.
Rendimenti Obbligazionari
I rendimenti dei Treasury statunitensi sono diminuiti durante una sessione ridotta, proseguendo il rally settimanale. Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al livello più basso dal 25 ottobre, a 4,175%. Anche i rendimenti a due e trent’anni hanno raggiunto i minimi delle ultime tre settimane.
I rendimenti obbligazionari europei hanno subito un calo per la quarta settimana consecutiva, riflettendo dati economici scoraggianti. Il rendimento dei Bund tedeschi a 10 anni è sceso a 2,091%, mentre i Gilt britannici hanno chiuso a 4,247%.
Francia e Italia
- Il differenziale tra i rendimenti decennali di Francia e Germania si è stabilizzato a 81 bps, in calo dai 90 bps registrati all’inizio della settimana, il livello più alto dal 2012.
- I rendimenti italiani a 10 anni sono scesi di -5,5 bps a 3,284%, con uno spread sui Bund di 119,3 bps.
Aggiornamenti Macro Globali
Inflazione nella Zona Euro
L’inflazione nell’Eurozona ha registrato un leggero aumento a novembre (+2,3%), superando l’obiettivo della BCE del 2%. Tuttavia, l’inflazione core è rimasta stabile al 2,7%, rafforzando le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della BCE.
Stabilità Finanziaria UK
La Banca d’Inghilterra ha espresso preoccupazioni per l’elevato debito pubblico globale e le tensioni geopolitiche. Tuttavia, ha confermato la solidità del sistema bancario britannico, sottolineando che le condizioni di credito sono migliorate nell’ultimo trimestre.
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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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