Che dicembre sarà sui mercati finanziari?

Siamo arrivati all’ultimo mese di un anno che fino a questo momento è stato pieno di rialzi per i mercati azionari.

Storicamente questo mese è uno dei migliori dell’anno, essendo spesso associato al cosiddetto “Rally di Natale”.

Ma cosa possiamo attenderci quest’anno? Rally di Natale si o no per i mercati azionari?

Dicembre: un mese storicamente rialzista

Guardando al passato, dicembre è stato generalmente un mese positivo per i mercati azionari.

Il fenomeno del “rally di Natale” è una dinamica che si verifica nelle ultime settimane dell’anno, quando gli investitori tornano ad acquistare con rinnovata fiducia, spinti da fattori stagionali come l’aspettativa di ottime trimestrali sotto il periodo natalizio, la distribuzione di dividendi e l’ottimismo per il nuovo anno.

Ad esempio, negli ultimi 20 anni, l’indice S&P 500 ha registrato performance positive in oltre il 70% dei casi a dicembre; anche in Europa, il DAX tedesco e il FTSE MIB italiano hanno spesso mostrato un andamento simile, beneficiando dell’aumento della liquidità e di un sentiment più costruttivo.

Tuttavia, non tutti i mesi di dicembre sono stati positivi.

Nel 2018, ad esempio, il mese si è chiuso con perdite significative, a causa di timori legati alla politica monetaria restrittiva e alle tensioni commerciali globali; ciò dimostra che, sebbene il passato possa fornire indicazioni utili, ogni anno porta con sé dinamiche uniche.

Cosa aspettarsi a dicembre 2024?

Per prevedere come si muoveranno i mercati quest’anno, è fondamentale considerare alcuni fattori chiave:

Politiche monetarie: Le banche centrali rimangono al centro dell’attenzione. La Federal Reserve e la Banca Centrale Europea potrebbero offrire segnali su eventuali modifiche alle loro strategie per il 2024. Un approccio più accomodante potrebbe favorire i mercati, mentre toni più restrittivi potrebbero pesare sul sentiment degli investitori.

Dati economici: A dicembre arriveranno i dati cruciali sull’inflazione, sull’occupazione e sulla crescita economica. Un rallentamento dell’inflazione potrebbe dare slancio ai mercati, confermando che le strette monetarie stanno avendo effetto senza provocare una recessione. Tuttavia un aumento della disoccupazione e un rallentamento della crescita non sarebbero fattori positivi per il mercato azionario.

Bilanci di fine anno: Molti gestori di fondi chiudono le loro posizioni per consolidare i profitti o per adeguare i portafogli alle nuove prospettive. Questo può aumentare la volatilità, specialmente verso la metà del mese.

Fattori geopolitici: Le tensioni internazionali, come i conflitti in corso o i cambiamenti nelle politiche commerciali, potrebbero influenzare i mercati. Qualsiasi segnale di distensione potrebbe rafforzare il rally di fine anno.

I settori da tenere d’occhio

Alcuni settori potrebbero performare meglio di altri. Le aziende tecnologiche, storicamente sensibili al sentiment degli investitori, potrebbero continuare a essere protagoniste, soprattutto se i tassi di interesse rimanessero stabili. Anche il settore dei consumi discrezionali potrebbe beneficiare delle spese natalizie, mentre quello energetico potrebbe oscillare in base alle dinamiche del petrolio e del gas.

Occhio infine alle small cap, rimaste al paolo per buona parte dell’anno e che ora sembrano invece beneficiare di una rotazione settoriale in quest’ultima parte dell’anno.

Un occhio al calendario

Due date importanti da segnare per il mese di dicembre sono le riunioni della Federal Reserve e della BCE, che potrebbero fornire indicazioni decisive per i mercati. Inoltre, la scadenza delle opzioni (il cosiddetto “Quadruple Witching Day”) a metà mese potrebbe portare a movimenti significativi sui mercati.

Conclusioni

Dicembre è tradizionalmente un mese di opportunità per i mercati finanziari, ma attenzione poiché quest’anno ci siamo arrivati con i massimi storici già in tasca.

Se il rally dovesse continuare anche a dicembre, quest’anno potrebbe essere il migliore della storia per molti indici americani.