Mercato oro: la situazione resta contrastata

Quella appena trascorsa è stata una settimana poco mossa per il mercato aurifero, con gli investitori che sembrano restare in fase di attesa in vista del 2025.

Venerdì abbiamo assistito ad un leggero rimbalzo in seguito alla pubblicazione del rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti di novembre; le contrattazioni si sono chiuse in rialzo dello 0.4% a 2.660 dollari all’oncia.

Analisi tecnica future oro

In questo lunedì 9 dicembre il mercato sembra aver iniziato la settimana con il piglio giusto, al momento della scrittura i prezzi dell’oro sono in rialzo a 2.680 dollari l’Oncia.

Analizzando il grafico a time frame giornaliero possiamo facilmente notare come il mercato stia formando una base di accumulo sopra il supporto grafico a 2.640 dollari l’oncia.

Nello scenario attuale solo un deciso allungo oltre 2.700 dollari, confermato in chiusura di sessione, catalizzerebbe nuovi acquisti e un nuovo movimento direzionale al rialzo che manca ormai da circa un mese.

Nel caso dovessimo assistere ad un close sopra i 2.700 dollari, il primo target da ricercare è a 2.730 dollari.

La dinamica tecnica su questo mercato migliorerebbe però notevolmente in caso di recupero die 2.740 dollari.

Pericolosa sarebbe invece una discesa sotto i 2.640 dollari, che a quel punto aumenterebbe le possibilità di assistere ad un retest dei minimi di novembre.

Eventi macro di rilievo

La Cina, che aveva interrotto gli acquisti ad aprile dopo aver accumulato scorte per 18 mesi, ha ripreso gli acquisti a novembre.

Le riserve auree della Banca Popolare Cinese sono aumentate di 160.000 once a 72,96 milioni di once, secondo i dati ufficiali rilasciati sabato.

Guardando al futuro, gli operatori si concentreranno in questa settimana sui dati economici chiave, inclusi l’indice dei prezzi al consumo (CPI) e l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti, oltre alle decisioni di politica monetaria in Canada, Australia, Svizzera e nell’Eurozona.