La Federal Reserve ha annunciato ieri, come ampiamente previsto, il terzo taglio dei tassi d’interesse del 2024, riducendoli di 25 punti base a un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,5%.
Tuttavia, ciò che ha davvero destabilizzato gli investitori è stata la prospettiva di un rallentamento nei tagli futuri, con sole due riduzioni previste per il 2025 dalle 4 previste dagli analisi.
Crollano gli indici USA: panico sui mercati azionari
La reazione dei mercati finanziari alle parole della Fed è stata piuttosto pesante. Gli indici principali di Wall Street hanno registrato pesanti perdite:
- S&P 500: -2,95%, chiudendo a 5.872 punti (seduta peggiore da agosto).
- Dow Jones: -2,58%, con una chiusura a 42.327 punti (decima seduta consecutiva in negativo).
- Nasdaq: il più colpito, con un ribasso del 3,56%, fermandosi a 19.393 punti (seduta peggiore da settembre).
Tra i titoli più penalizzati, i colossi tecnologici come Amazon hanno subito ribassi importanti, con una flessione del 4,6%. Anche il settore bancario è stato duramente colpito: JP Morgan e Goldman Sachs hanno chiuso rispettivamente in calo del 3,35% e del 4,25%.
L’indice VIX sale del 70%.
L’indice VIX, noto come “indice della paura” è salito del 70% in una sola giornata a seguito della decisione della FED.
Il VIX riflette le aspettative degli investitori sulla volatilità del mercato nei prossimi 30 giorni, basandosi sui prezzi delle opzioni dell’S&P 500. Un aumento così marcato suggerisce una crescita dell’incertezza e del nervosismo tra gli operatori di mercato riguardo alle prospettive economiche e alle politiche monetarie future.
Per gli investitori, un VIX elevato rappresenta un segnale di cautela.
Cosa aspettarsi per il futuro?
Nonostante il taglio dei tassi fosse atteso, le dichiarazioni della Fed hanno raffreddato le speranze di un allentamento monetario più aggressivo nel 2025.
Jerome Powell in conferenza stampa ha spiegato che con un mercato del lavoro che si è raffreddato, con l’economia che resta solita e un inflazione ancora superiore al target del 2%, la FED può permettersi di procedere con cautela.
Per gli investitori, il messaggio della Fed è chiaro: la strada verso tassi più bassi sarà graduale. Questo scenario potrebbe continuare a pesare sulle borse nel breve termine, specialmente sui titoli tecnologici e finanziari, settori particolarmente sensibili alle politiche monetarie.
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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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