Giovedì, una flessione delle azioni tecnologiche ha inciso negativamente sui principali indici azionari, mentre i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi hanno registrato il terzo calo consecutivo.
Nonostante otto settori dell’S&P 500 abbiano chiuso in positivo, il calo generale del -0,21% è stato attribuito alle perdite subite dalle grandi società tecnologiche. L’indice Nasdaq Composite, caratterizzato da una forte presenza tecnologica, ha subito un calo maggiore, pari a -0,9%, mentre il Dow Jones Industrial Average ha perso circa 68 punti, chiudendo a -0,16%.
Tuttavia, alcuni investitori vedono segnali di opportunità nell’ultima indagine dell’American Association of Individual Investors (AAII). Secondo il sondaggio, l’ottimismo degli investitori, definito come la previsione di un aumento dei prezzi azionari nei prossimi sei mesi, è sceso al 25,4%. Questo livello, significativamente inferiore alla media storica del 37,5%, rappresenta un minimo raro e si è verificato per la terza volta in sette settimane.
Andamento dei settori dell’S&P 500
- Miglior settore: Utilities, +2,58% (con Constellation Energy +4,81%, Exelon +3,47%, PPL +3,30%).
- Peggior settore: Information Technology, -1,30% (con Texas Instruments -5,13%, Apple -4,04%, Enphase Energy -2,12%).
Andamento delle Mega Cap
- Alphabet: -1,30%
- Amazon: -1,20%
- Apple: -4,04%
- Meta Platforms: -0,94%
- Microsoft: -0,41%
- Nvidia: -1,96%
- Tesla: -3,36%
Crescita degli utili per le banche grazie a trading e operazioni finanziarie
Mercoledì, grandi istituti come JPMorgan Chase, Goldman Sachs e Citigroup hanno riportato significativi aumenti di redditività per il quarto trimestre del 2024, trainati da un incremento delle attività di trading e dealmaking.
- JPMorgan Chase ha registrato un aumento del 50% degli utili netti, raggiungendo i 14 miliardi di dollari.
- Goldman Sachs ha raddoppiato gli utili netti, arrivando a 4,1 miliardi di dollari.
- Citigroup, che l’anno precedente aveva subito una perdita di 1,8 miliardi di dollari, ha riportato un utile di 2,9 miliardi di dollari.
Questi risultati positivi riflettono una crescita del volume degli scambi azionari, favorita dall’attesa di politiche economiche a sostegno della crescita aziendale dopo le elezioni statunitensi del 5 novembre. Anche i mercati obbligazionari hanno offerto condizioni favorevoli, spingendo molte aziende a emettere debito per sfruttare tassi di interesse relativamente bassi. Inoltre, numerose imprese hanno raccolto capitali attraverso offerte pubbliche iniziali e secondarie.
Nel 2023, i profitti bancari erano stati penalizzati da contributi una tantum al fondo federale di assicurazione sui depositi, resi necessari dalla crisi bancaria regionale. Quest’anno, invece, i risultati del settore mostrano un’inversione di tendenza.
Un’analisi degli utili di JPMorgan Chase, Citigroup, Wells Fargo, Goldman Sachs e Bank of New York Mellon evidenzia un miglioramento in diversi indicatori chiave, tra cui margini e redditi da interessi, oltre alle previsioni per il 2025. Particolarmente rilevanti sono le nuove guidance fornite da JPMorgan, Wells Fargo e Bank of New York Mellon, che prevedono un incremento nei redditi da interessi. Anche Citigroup ha sorpreso positivamente, annunciando un piano di riacquisto di azioni per un valore di 20 miliardi di dollari.
Le divisioni di trading hanno mostrato solidi risultati, con performance eccellenti nei settori obbligazionario, valute e materie prime. Goldman Sachs e Citigroup hanno inoltre superato le aspettative nel trading azionario, mentre i ricavi complessivi derivanti dall’investment banking sono aumentati tra il 25% e il 35%.
Notizie aziendali
- Microsoft ha annunciato un aumento dei prezzi per la suite Office rivolta ai consumatori, sottolineando come l’integrazione di strumenti di intelligenza artificiale giustifichi i costi aggiuntivi.
- UnitedHealth Group ha segnalato costi medici elevati nel quarto trimestre, con ricavi inferiori alle aspettative di mercato.
- Target ha rivisto al rialzo le previsioni di vendita grazie a una stagione natalizia migliore del previsto, sebbene permangano dubbi sulla redditività.
- American Express ha accettato di pagare 230 milioni di dollari per risolvere un’indagine riguardante pratiche commerciali giudicate ingannevoli nei confronti di piccole imprese.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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