Crolla Wall Street dopo DeepSeek, è iniziata la settimana cruciale per i mercati
di: Filippo Giannini 27 Gennaio 2025 11:46
Dopo i nuovi massimi storici toccati nella scorsa ottava, i futures sugli indici americani hanno iniziato in deciso calo la nuova settimana, che sarà caratterizzata dalle trimestrali delle Big Tech e dalla riunione della Federal Reserve.
Al momento della scrittura il future su S&P500 cede l’1.7% e scambia a ridosso dei 6.000 punti.
A spaventare gli investitori, in particolare del comparto tech, è la notizia secondo cui la Cina potrebbe presto soffiare agli Stati Uniti la leadership sull’intelligenza artificiale.
L’app cinese DeepSeek ha raggiunto infatti i vertici nei download gratuiti dell’App Store di Apple, sia in Cina che negli Stati Uniti, superando ChatGPT negli Usa.
Ma soprattutto DeepSeek ha rilasciato un modello di intelligenza artificiale in grado di superare i migliori modelli americani, nonostante siano costruiti a un costo inferiore e con chip meno potenti.
DeepSeek, dal nome del laboratorio che lo ha messo a punto, ha creato un modello di linguaggio di grandi dimensioni gratuito e open source a fine dicembre che, a suo dire, ha richiesto solo due mesi e meno di 6 milioni di dollari per essere realizzato, facendo leva sui chip a capacità ridotta di Nvidia (H800).
Gli ultimi sviluppi hanno sollevato allarmi sul fatto che il primato globale americano nel settore strategico dell’IA si stia riducendo, mettendo in discussione l’enorme spesa delle grandi aziende tecnologiche a stelle e strisce per la creazione di modelli IA e data center.
In una serie di test di terze parti, il modello di DeepSeek ha superato Llama 3.1 di Meta, GPT-4o di OpenAI e Claude Sonnet 3.5 di Anthropic per accuratezza, dalla risoluzione di problemi complessi alla matematica e alla codifica, secondo valutazioni di settore.
La stagione delle trimestrali entra nel vivo
Tesla (TSLA), Meta (META) e Microsoft (MSFT) pubblicheranno i loro risultati finanziari dopo la chiusura dei mercati mercoledì 29 gennaio 2025, mentre giovedì sarà il turno di Apple.
I dati finanziari di questi colossi tech avranno un impatto significativo sulla volatilità dei mercati, visto che le magnifiche 7 rappresentano circa il 40% dell’intero S&P500.
Mercoledì la riunione del FOMC
Mercoledì 29 gennaio sarà il giorno clou della settimana per i mercati, perché oltre alle trimestrali delle big tech ci sarà la riunione del FOMC, dove Powell con ogni probabilità lascerà i tassi invariati.
Attualmente, c’è una probabilità del 99,5% che il tasso obiettivo dei fondi federali, fissato tra il 425 e 450, rimanga invariato nella riunione del FOMC del 29 gennaio.
Tuttavia, i future sui fed funds del CME indicano una probabilità del 33% di assistere ad un taglio di 25 punti base nella riunione del 19 marzo 2025. Sarà interessante monitorare se questa percentuale cambierà dopo la riunione del FOMC di mercoledì e i dati PCE di venerdì.
Occhi puntati sui dati di venerdì: PCE e Core PCE
Il momento cruciale sarà venerdì mattina, quando verranno pubblicati i dati PCE e Core PCE di dicembre.
Questi due indicatori rappresentano i parametri più importanti per monitorare l’inflazione; sebbene il Core CPI, pubblicato due settimane fa, fosse perfettamente in linea con le attese (+0,2%), il Core PCE ha maggiore rilevanza poiché il paniere di riferimento su cui viene valutato l’andamento dei prezzi varia di mese in mese, in base in base alle abitudini di spesa dei consumatori.
La previsione per dicembre è di un incremento del +0,2%.
Analisi future S&P500
Visti i tanti appuntamenti macro, si prospetta una settimana molto volatile in cui prestare molta attenzione.
I ribassi a cui stiamo assistendo in questo lunedì sono arrivati a toccare livelli delicati.
Già sfondate le aree supportive a 6.100 e 6.050 punti, il mercato si sta apprestando a testare il livello tecnico e psicologico dei 6.000 punti.
Sarà ora interessante monitorare la sessione odierna poiché in caso di affondo sotto i 5.985 punti dovremmo assistere ad un’ulteriore mossa al ribasso, con possibile retest dei 5.960 in prima battuta e successivamente dei 5.915 punti; in generale la sessione del lunedì è statisticamente una delle più deboli, motivo per il quale oggi potremmo non vedere importanti rimbalzi anche in caso di tenuta delle aree chiave.
Nel caso invece dovessimo assistere ad una close sopra i 6.050 punti dovremmo invece attenderci un’estensione del rimbalzo nel prosieguo della settimana.
Il ritorno sopra i 6.100 punti garantirebbe invece una ripresa del rally, con la possibilità di assistere a nuovi massimi storici.
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