Aggiornamenti Macro: La Bce Riduce i Tassi, Pil Usa Delude

di: Alessio Moretti 31 Gennaio 2025 11:30

il punto sui mercati finanziari

La BCE riduce i tassi di interesse e si concentra sulle prospettive di crescita

Il 30 gennaio 2025, la Banca Centrale Europea (BCE) ha ridotto di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento, portando il tasso sui depositi al 2,75%. Questa è la quarta riduzione consecutiva di 25 punti base e la quinta misura di allentamento dalla metà del 2024. La dichiarazione di politica monetaria ha ribadito l’approccio della BCE basato sui dati e sulle decisioni prese riunione per riunione. La BCE ha riconosciuto che il processo di disinflazione sta procedendo bene, pur evidenziando la persistenza di pressioni inflazionistiche interne. Ha osservato che salari e prezzi in alcuni settori si stanno adeguando all’aumento precedente dell’inflazione, con una moderazione della crescita salariale e profitti che in parte compensano l’impatto sull’inflazione.

Nonostante le difficoltà economiche, la BCE prevede che l’aumento dei redditi reali e l’attenuazione degli effetti delle politiche restrittive sosterranno una ripresa della domanda nel tempo. I responsabili politici hanno espresso una crescente fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo di stabilità dei prezzi, spostando l’attenzione sulle prospettive di crescita più deboli.

Alcuni analisti ipotizzano che la BCE potrebbe affrontare pressioni per accelerare il ciclo di allentamento a seguito dei deboli dati sul PIL del quarto trimestre. Tuttavia, l’incertezza riguardante i dazi commerciali e gli sviluppi politici in Francia e Germania potrebbe indurre i responsabili politici a favorire cambiamenti incrementali nel breve termine. I funzionari della BCE hanno già accennato a un potenziale ulteriore taglio dei tassi a marzo.

PIL del quarto trimestre leggermente inferiore alle previsioni, calo delle richieste di sussidi di disoccupazione

Nel quarto trimestre, la crescita del PIL degli Stati Uniti è stata del 2,3% su base trimestrale, leggermente al di sotto della previsione del 2,4% e inferiore al ritmo del 3,1% del terzo trimestre. Questo incremento è stato sostenuto da una solida spesa dei consumatori e del governo, che ha parzialmente compensato le diminuzioni negli investimenti e nelle esportazioni. I prezzi del PCE core sono aumentati del 2,5%, in linea con le aspettative, ma superiori all’aumento del 2,2% del trimestre precedente. L’indice dei prezzi del PIL è aumentato del 2,2%, al di sotto del previsto 2,5%. La spesa dei consumatori è rimasta forte, crescendo del 4,2% su base annua, superando le aspettative dopo un aumento del 3,7% nel terzo trimestre.

Sul fronte occupazionale, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 207.000, al di sotto delle 225.000 previste e delle 223.000 della settimana precedente. La media mobile a quattro settimane delle richieste è diminuita a 212.500. Le richieste continuative sono anch’esse diminuite, attestandosi a 1.858.000, rispetto alle 1.903.000 previste e alle 1.900.000 della settimana precedente.

Calano le vendite di case in sospeso a dicembre

Nel settore immobiliare, le vendite di case in sospeso a dicembre hanno registrato un calo inaspettato del 5,5% su base mensile, mancando la previsione di una crescita dello 0,4% e interrompendo una serie di quattro mesi consecutivi di aumenti. Le diminuzioni sono state osservate in tutte e quattro le regioni degli Stati Uniti.

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    Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

    Autore Articolo: Alessio Moretti
    Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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