Future FtseMib: il livello da difendere ad ogni costo

La recente decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre dazi sulle merci importate da Canada, Messico e Cina sta generando preoccupazione anche tra i mercati europei.

In particolare, il future sul FTSE MIB italiano ha iniziato la nuova settimana con forti cali, con settori come l’automotive particolarmente colpiti.

Al momento della scrittura, il mercato sta cercando di recuperare terreno ma registra ancora una perdita dell’1,2% rispetto alla chiusura di venerdì, che si attesta a 36.430 punti.

È importante notare che l’Unione Europea ha espresso preoccupazione per i dazi imposti dagli Stati Uniti e ha dichiarato di essere pronta a rispondere con fermezza a qualsiasi partner commerciale che imponga dazi in modo ingiusto o arbitrario sui prodotti europei.

Inoltre, il presidente Trump ha annunciato che i dazi sulle merci dell’Unione Europea importate negli Stati Uniti entreranno in vigore “molto presto”, sottolineando che gli europei “non prendono le nostre auto, non prendono i nostri prodotti agricoli. Non prendono quasi nulla, e noi prendiamo tutto: milioni di auto, enormi quantità di cibo e prodotti agricoli”.

Analisi tecnica del future sul FTSE MIB al 3 febbraio 2025

Nella scorsa settimana, il future sul FTSE MIB ha continuato ad aggiornare i massimi annuali, proseguendo il rally iniziato a fine dicembre. Tuttavia, la formazione di due candele doji consecutive con body ristretto indica incertezza e una possibile inversione di tendenza nel breve.

Sarà pertanto fondamentale monitorare la chiusura odierna: una chiusura sotto il supporto a 36.000 punti confermerebbe l’imminente arrivo di una fase correttiva, con target a 35.500 punti, dove poi ci attendiamo una reazione da parte del mercato. Qualora, invece, il mercato dovesse difendere i 36.000 punti, con successivo recupero dei 36.200 punti, sarebbe lecito attendersi un allungo fino a 36.500 punti.