Crolla il petrolio, barile sotto i 70 dollari

Non si fermano le vendite sul mercato petrolifero, con il WTI che ieri ha toccato un minimo a 9 mesi sotto i 69 dollari al barile.

I recenti cali sono da attribuire alle persistenti preoccupazioni sulle prospettive economiche dei principali consumatori, in particolare Cina e Stati Uniti.

I dati manifatturieri di entrambi i paesi hanno mostrato un’economia in contrazione, sollevando molti dubbi fra gli investitori. Per questo motivo sono attesi ora con molta ansia i dati sul lavoro (NFP) statunitense previsti per venerdì.

In questo scenario i membri dell’OPEC+ stanno iniziando a valutare di ritardare l’aumento della produzione che sarebbe dovuto scattare il mese prossimo.

Analisi future WTI 05-09-2024

Il barile del greggio WTI ieri è passato di mano a 69.22 dollari, mostrando un calo dell’1.62%.

La rottura al ribasso martedì dei 72 dollari, livello più volte segnalato nelle nostre precedenti analisi, ha calamitato ulteriori vendite con i prezzi che hanno raggiunto nuovi minimi a 9 mesi.

Vista l’attuale situazione di ipervenduto è ora lecito attendersi un rimbalzo su questo mercato, ma i rischi di nuove vendite nel breve si attenueranno solo in caso di recupero dei 72 dollari, anche se vanno menzionate ora le resistenze a 73.50 e 75 dollari, livelli dove ci aspettiamo comunque nuove vendite.

Complice la stagionalità crediamo infatti che sarà difficile rivedere entro fine anno il WTI nuovamente al di sopra degli 80 dollari.

Al di sotto di quota 70 dollari segnaliamo ulteriori supporti a quota 68 e 66 dollari, che rappresentano dei target lato short.