Il petrolio rimbalza ma la situazione resta ancora precaria

I prezzi del petrolio hanno registrato un rialzo martedì, sostenuti dalla debolezza del dollaro USA. Tuttavia, le preoccupazioni per un possibile rallentamento dell’economia americana a causa dei dazi hanno limitato ulteriori guadagni.

Il Brent è salito di 72 centesimi (+1,04%), chiudendo a 69,90 dollari al barile, mentre il WTI ha guadagnato 70 centesimi (+1,06%), attestandosi a 66,62 dollari al barile.

Produzione di Petrolio e Prospettive OPEC+

Secondo il rapporto dell’EIA, la produzione petrolifera statunitense dovrebbe raggiungere un nuovo record nel 2025, con una media di 13,61 milioni di barili al giorno.

I dati dell’American Petroleum Institute hanno mostrato invece che negli Stati Uniti  le scorte di petrolio greggio sono aumentate di 4,2 milioni di barili nella settimana conclusasi il 7 marzo

Intanto, l’OPEC+ ha confermato l’aumento della produzione previsto per aprile, sebbene la Russia abbia lasciato intendere che il gruppo potrebbe riconsiderare la strategia e valutare tagli produttivi se le condizioni di mercato lo richiedessero.

Analisi tecnica future petrolio WTI

In questo mercoledì 12 marzo il future sul petrolio WTI sta estendendo i guadagni di ieri e al momento della scrittura scambia a ridosso dei 67 dollari al barile.

La situazione tecnica rimane comunque ancora precaria, con il mercato che non si è di molto staccato dal supporto a 65.5 dollari che aveva frenato le vendite dell’ultima settimana.

Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa

Una prima dimostrazione di forza arriverebbe in caso di close al di sopra dei 68.5 dollari, che potrebbe poi spingere il mercato al test di area 71 dollari.

Lato short il livello da monitorare con molta attenzione è sempre quota 65.5 dollari, nel caso dovessimo assistere ad una close sotto tale livello aspettiamoci poi una nuova ondata di vendite.