Il Petrolio WTI recupera un livello chiave, attesi nuovi acquisti?

I prezzi del petrolio fanno un grande balzo in avanti e toccano nuovi massimi a due mesi, spinti dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Il future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) è salito ieri di circa 2 dollari, facendo registrare la chiusura più alta dal 26 aprile oltre gli 83 dollari.

Il conflitto tra Israele e Hamas continua a infiammare la striscia di Gaza e i mercati energetici sono sempre più preoccupati che le tensioni possano estendersi oltre i confini e trascinare nel conflitto i paesi confinanti come l’Iran, che come sappiamo svolge un ruolo essenziale per la produzione energetica globale.

Oltre a questo, i recenti rialzi del greggio sono stati sostenuti dalle sensazioni positive per un aumento della domanda di carburante in vista dell’inizio della stagione dei viaggi estivi.

Notizie positive arrivano anche sul fronte Fed, che a settembre dovrebbe dare inizio ad una politica monetaria distensiva e quindi dare il via al primo taglio dei tassi.

Analisi future petrolio WTI

Il future sul petrolio WTI è tornato sopra gli 82.5 dollari al barile, livello più volte segnalato nelle precedenti analisi e sul quale abbiamo sempre associato un miglioramento del quadro tecnico di breve.

Restiamo dell’idea che ora il mercato possa estendere gli acquisti ed andare a ritestare la prossima area resistiva posizionata a 84.75 dollari.

Su quest’ultimo livello monitoreremo poi la dinamica di prezzo poiché nel caso dovessimo assistere ad una close giornaliera sopra gli 85 dollari dovremmo poi aspettarci un ulteriore allungo fino a quota 87 dollari. Nel caso invece dovessimo assistere ad un falso breakout potremmo valutare operazioni short con target sugli 82.5 dollari.

Ricordiamo che il quadro tecnico di lungo periodo su questo mercato è ancora debole; il livello su cui associare un ritorno definitivo del mercato toro è a quota 88 dollari.