Mercati nel panico, l’oro raggiunge i 3.000$

Giovedì, i future sull’oro hanno superato per la prima volta la soglia storica dei 3.000 dollari l’oncia, con il contratto di aprile, il più scambiato, che ha toccato brevemente i 3.001,30 dollari, registrando un incremento giornaliero dell’1,97% (+57,90 dollari).

In questo venerdì 14 marzo il mercato sta aggiornando ancora i massimi e al momento della scrittura segna i 3.004 dollari per oncia.

L’intensificarsi della guerra commerciale e i dati sull’inflazione moderata hanno alimentato ulteriori speculazioni sui possibili tagli dei tassi da parte della Federal Reserve entro l’anno, spingendo così i prezzi dell’oro verso l’alto.

Nonostante il record, diversi analisti ritengono che la corsa al rialzo dell’oro sia tutt’altro che conclusa, prevedendo ulteriori aumenti di prezzo nei prossimi mesi.

Salgono i timori di un ritorno dell’inflazione

Le guerre commerciali a tutto campo lanciate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno alimentato i timori di inflazione, insieme alle preoccupazioni per una possibile recessione nella più grande economia mondiale. Questa incertezza ha spinto l’oro a toccare nuovi massimi storici, confermandosi come un rifugio sicuro contro i rischi politici e l’aumento dei prezzi.

In risposta ai dazi generalizzati su acciaio e alluminio imposti dagli Stati Uniti, l’Unione Europea ha introdotto una tassa del 50% sulle esportazioni di whiskey americano. Di fronte a questa mossa, il presidente ha minacciato su Truth Social di applicare un dazio del 200% sulle importazioni di vini e liquori europei.

Occhi puntati sulla Fed

Ora, gli investitori attendono con trepidazione la riunione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per mercoledì prossimo.

La banca centrale statunitense dovrebbe mantenere il tasso di interesse di riferimento nel range del 4,25% – 4,50%. In un contesto di tassi bassi, l’oro — che non genera rendimenti — tende a brillare ancora di più sui mercati.

Gli analisti alzano il target price sull’oro

In questo contesto, gli analisti di Wall Street stanno rivedendo al rialzo le loro previsioni. L’ultima previsione arriva dal gruppo Macquarie, che si aspetta che l’oro raggiunga i 3.500 dollari l’oncia entro il terzo trimestre del 2025. Marcus Garvey, direttore della strategia sulle materie prime di Macquarie, ha dichiarato in un rapporto di giovedì: “L’oro ha superato di gran lunga le nostre aspettative quest’anno”. Ha aggiunto che la società ha aumentato la sua previsione media per il prezzo dell’oro nel terzo trimestre del 2025 a 3.150 dollari l’oncia, con un picco previsto di 3.500 dollari.

Questa previsione segue quella di BNP Paribas, i cui analisti hanno recentemente stimato che i prezzi dell’oro supereranno i 3.100 dollari l’oncia nel secondo trimestre del 2025. David Wilson, analista di materie prime presso BNP Paribas, ha sottolineato in un rapporto di mercoledì: “Le frequenti minacce tariffarie dell’amministrazione Trump e la ridefinizione delle relazioni internazionali hanno intensificato notevolmente l’incertezza macroeconomica e geopolitica globale, spingendo con forza il mercato dell’oro”.

Dall’inizio dell’anno, i prezzi dei future sull’oro sono aumentati di oltre l’11%, segnando ripetutamente nuovi record storici. Wall Street concorda sul fatto che gli acquisti continui delle banche centrali e l’incertezza sulle politiche tariffarie siano i principali fattori di traino per i prezzi dell’oro. Alcuni analisti ipotizzano persino che gli Stati Uniti possano imporre dazi sulle importazioni d’oro, aggravando ulteriormente l’ansia del mercato.