Mercati valutari: il dollaro si rafforza

Lunedì, il dollaro ha registrato un’impennata contro l’euro e lo yen, spinto da dati economici statunitensi solidi e da speculazioni su possibili modifiche alle politiche tariffarie. L’indice del dollaro ha segnato un incremento dello 0,16%, raggiungendo quota 104,31.

Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission, gli investitori hanno assunto una posizione ribassista netta sul biglietto verde per la prima volta da ottobre.

Crescita dell’economia USA e impatto sui mercati

L’indice PMI composito degli Stati Uniti di S&P Global ha mostrato un miglioramento significativo, salendo a 53,5 a marzo rispetto al 51,6 di febbraio. Questo aumento evidenzia un’accelerazione dell’attività economica, principalmente trainata dal settore dei servizi, che ha beneficiato del clima primaverile più mite. Tuttavia, la produzione manifatturiera ha registrato una contrazione dopo due mesi di crescita.

Parallelamente, alcune indiscrezioni di stampa suggeriscono che la Casa Bianca potrebbe adottare un approccio più flessibile sulle tariffe previste, evitando di applicare dazi settoriali nel caso di misure reciproche, che dovrebbero entrare in vigore il 2 aprile.

Performance delle principali valute

Dopo aver toccato 1,0955 dollari la scorsa settimana, sostenuto dall’ottimismo sulle riforme fiscali in Germania, l’euro è scivolato dello 0,13% a 1,0800 dollari, toccando un minimo di 1,0780 dollari, il livello più basso dal 7 marzo.

La sterlina britannica ha chiuso con un lieve rialzo dello 0,03% a 1,2919 dollari e si è rafforzata anche nei confronti dell’euro, che ha perso lo 0,16% a 83,625 pence per sterlina. I mercati sono ora in attesa dell’aggiornamento sul bilancio primaverile da parte della ministra delle finanze Rachel Reeves, previsto per mercoledì.

Infine, il dollaro ha guadagnato terreno contro lo yen, avanzando dello 0,91% fino a 150,67 yen, dopo aver toccato un massimo di 150,75 yen, il valore più alto dal 3 marzo.