L’oro difende i 3.000 dollari e tenta il rimbalzo

Lunedì il prezzo dell’oro ha subito una brusca discesa, spinto dal ritorno degli investitori verso il dollaro statunitense poichè un ritorno dell’inflazione potrebbe far rivalutare i prossimi tagli dei tassi da parte della Fed.

La causa principale di questo cambiamento è stata la crescente preoccupazione per una possibile recessione globale, innescata dall’introduzione di nuovi dazi commerciali da parte degli Stati Uniti.

Nella giornata di ieri i future sull’oro negli Stati Uniti hanno registrato una flessione, terminando con una perdita dell’1,87% a quota 2.999,00 dollari.

Parallelamente, il dollaro americano ha recuperato terreno rispetto alle principali valute estere, risalendo dopo aver toccato i minimi degli ultimi sei mesi la settimana precedente. Questo rafforzamento ha reso l’oro meno conveniente per chi detiene altre valute.

Nonostante il calo, è importante ricordare che l’oro ha raggiunto un massimo storico solo pochi giorni fa, giovedì scorso, toccando i 3.167,57 dollari l’oncia — segno che la domanda di beni rifugio rimane forte in un contesto globale instabile.

Analisi future oro – martedì 8 aprile

Nonostante la terza seduta consecutiva in negativo, il future sull’oro è riuscito a difendere ieri il livello tecnico e psicologico dei 3.000 dollari l’oncia.

Al momento della scrittura stiamo assistendo ad un rimbalzo con le quotazioni che si attestano intorno i 3.029 dollari.

Nello scenario attuale il recupero dei 3.050 dollari potrebbe fornire un ulteriore slancio al mercato aurifero con un veloce allungo fino alla prossima area resistiva posizionata a 3.100 dollari.

Il breakout di quest’ultimo livello, confermato in chiusura di sessione, farebbe migliorare decisamente la struttura tecnica con grandi possibilità di vedere poi nuovi massimi storici.

Lato ribassista il livello da monitorare resta i 3.000 dollari, poiché in caso di close giornaliera sotto tale livello dovremmo attenderci una debolezza di più sedute che potrebbe portare il mercato al retest del supporto a 2.875 dollari.