Dopo il grande balzo di venerdì scorso, il future sull’oro con scadenza dicembre 2023 si sta muovendo al ribasso in questo lunedì e al momento della scrittura sta testando area 2.000 dollari l’oncia.
Complici le tensioni in medio oriente, ottobre è stato letteralmente un mese d’oro per gli investitori di questa commodity.
Il prezzo è salito dai 1.860 dollari l’oncia fino a raggiungere un massimo a 2.019 dollari nella giornata di venerdì 27 ottobre; il saldo del mese vede al momento un incremento percentuale di oltre il 6%.
Le quotazioni si sono spinte al loro massimo o c’è ancora spazio per ulteriori salite?
Sono trascorse ormai quasi tre settimane dell’inizio del conflitto tra Israele e Palestina ed è probabile che il mercato abbia già ormai prezzato lo stato attuale il conflitto.
Tuttavia la situazione geopolitica rimane al centro dell’attenzione e se si dovesse verificare un ulteriore escalation è possibile che il mercato trovi poi la forza per andare a ritestare i massimi annuali.
Un altro aspetto da considerare è quello legato alla Federal Reserve.
La Fed prenderà la sua decisione sui tassi il 1° novembre e se come si prevede porrà fine al ciclo dei rialzi, questo scenario potrebbe favorire poi nuovi rialzi sull’oro.
Storicamente il metallo giallo ha visto incrementare il proprio valore ogni qual volta la Federal Reserve ha posto fine alla politica restrittiva sui tassi.
Sotto il profilo fondamentale, la view sul medio lungo termine di questo mercato resta ancora rialzista, tuttavia è possibile che in un primo momento gli speculatori cerchino di abbassare il prezzo in modo da avere l’opportunità di assumere una posizione più ampia e a lungo termine in un secondo momento.
Cosa ci suggerisce invece l’analisi tecnica?
Attualmente il mercato si trova in una situazione di forte ipercomprato che nel breve potrebbe produrre delle prese di beneficio.
La correzione odierna sta testando la tenuta del supporto tecnico e psicologico dei 2.000 punti.
Sarà importante monitorare la chiusura odierna per capire le aspettative dei prossimi giorni, ma siamo dell’idea che la correzione odierna costituirà occasione per rientrare long.
In particolare troviamo ora un supporto volumetrico di rilievo a quota 1.995 dollari, livello dove è probabile che il mercato proverà un rimbalzo andando a prendere la prossima resistenza in area 2.025 dollari.
Nello scenario meno atteso nel caso dovessimo assistere invece ad un breakout al ribasso dei 1.995 dollari, confermato in chiusura di sessione, ci aspettiamo un’estensione della correzione che dovrebbe raggiungere quota 1.975 punti.
Il quadro tecnico di lungo termine resta comunque positivo ed una close sopra i 2.025 dollari l’oncia spingerebbe il mercato con ogni probabilità a ritestare area 2.050 punti, passando per l’ulteriore resistenza intermedia 2.035 punti.
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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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