Le tensioni tra Usa-Cina e il recente confronto social fra Trump e Jerome Powell ha spinto il prezzo dell’oro su nuovi massimi storici.
In questo martedì 22 aprile il future sul metallo prezioso con consegna giugno 2025 ha toccato un massimo a 3.509 dollari l’oncia; la seduta di lunedì si era chiusa con un rialzo di oltre 3 punti percentuali.
Il rally dell’oro: +30% da inizio anno
Il metallo prezioso ha guadagnato oltre il 30% da inizio 2025, segnando un aumento di più di 700 dollari in pochi mesi e ha chiuso ai massimi storici oltre 20 volte solo nel 2025, e i segnali indicano che questo trend potrebbe continuare.
Più del 40% dei gestori di fondi, intervistati da Bank of America, prevede che l’oro sarà l’asset con la miglior performance dell’anno.
Il catalizzatore principale del rally?
Il recente inasprimento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Pechino ha accusato Washington di un uso scorretto dei dazi e ha messo in guardia gli altri paesi dall’entrare in accordi economici con gli USA che danneggino gli interessi cinesi. In risposta, i mercati hanno reagito vendendo asset rischiosi e spostandosi verso l’oro.
Nel frattempo, la Casa Bianca, pur avendo sospeso temporaneamente alcuni dazi, mantiene una tariffa del 145% su molti beni cinesi, e starebbe negoziando nuovi accordi bilaterali con decine di paesi.
Trump vs. Powell: nuovi attacchi e inviti a tagliare i tassi
A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato ancora Donald Trump, che lunedì ha definito Powell un “major loser” e ha richiesto un taglio “preventivo” dei tassi d’interesse, sostenendo che l’economia rischia un rallentamento se la Fed non interviene immediatamente.
Powell, nominato da Trump nel 2018, ha recentemente dichiarato che i dazi potrebbero ostacolare il controllo dell’inflazione e compromettere la crescita e il mercato del lavoro.
Le sue affermazioni hanno innescato un’escalation, con Trump che ha affermato che il “licenziamento di Powell non può arrivare abbastanza presto”.
Venerdì, il consigliere economico Kevin Hassett ha confermato che l’amministrazione sta esplorando le opzioni per rimuovere Powell dalla guida della Fed, nonostante lui stesso abbia dichiarato che non può essere licenziato e che intende restare fino al termine del mandato nel 2026.
Afflussi record negli ETF sull’oro
La crescente volatilità ha avuto un impatto evidente anche sugli strumenti finanziari collegati all’oro. Gli ETF sull’oro hanno registrato afflussi per 21 miliardi di dollari solo nel primo trimestre del 2025, il secondo più alto nella storia. Questo conferma la tendenza degli investitori globali a rifugiarsi nel metallo giallo in momenti di forte instabilità.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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