Nell’analisi della scorsa settimana sull’oro avevamo scritto che c’erano molte possibilità di assistere ad un’estensione dei rialzi su questo asset fino a quota 1975-1980 dollari l’oncia e di fatti così è stato.
Martedì il mercato ha registrato uno strappo deciso al rialzo spingendosi a ridosso dei 1.990 dollari per poi iniziare a ritracciare.
Analizzando il grafico con time frame giornaliero possiamo facilmente osservare come in area 1.980 punti il mercato abbia trovato delle evidenti difficoltà.
Sempre nella scorsa analisi avevamo segnalato che su quel livello il mercato sarebbe potuto andare incontro poi a delle correzioni, poiché presente anche un livello volumetrico particolarmente significativo.
“Valuteremo a quel punto operazioni short intraday con target non troppo distante a 1.955 dollari.”
Al momento della scrittura il mercato sta mostrando debolezza e sta scambiando a 1967 dollari l’oncia; la seduta di ieri si è chiusa in ribasso intorno ad area 1.970 dollari.
Restiamo dell’idea che la debolezza potrebbe continuare e che sui livelli attuali ci sono ancora le condizioni per poter operare lato short per chi non fosse già entrato a mercato.
Il target è fissato in area 1.955 dollari ma consigliamo comunque di non mantenere le posizioni nel fine settimana, soprattutto se dopo l’apertura del cash americano dovesse partire un rally intraday con inversione dei prezzi in chiusura; il venerdì pomeriggio infatti è statisticamente una giornata favorevole ai rialzi che di conseguenza potrebbero poi produrre un’apertura alta al lunedì.
(Leggi il nostro approfondimento dedicato alla quotazione dell’oro in tempo reale).
Aggiungiamo inoltre che non siamo di fronte ad un trend ribassista di medio lungo termine e lunedì in apertura di sessione potrebbero esserci scossoni dovuti ad eventuali notizie straordinarie sul fronte macroeconomico e politico.
Lunedì valuteremo quindi l’evoluzione della correzione e il posizionamento del mercato; sul retest dei 1.955 dollari ci aspettiamo comunque un rimbalzo dove riteniamo possano crearsi poi occasioni long di breve con target in area 1.970 punti.
Nel caso dovessimo assistere invece ad una close giornaliera sotto i 1.950 dollari l’oncia aspettiamoci un’ estensione della correzione fino a 1.930 dollari, dove è presente un livello volumetrico significativo e dove il mercato sarà chiamato a reagire.
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Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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