L’oro resta sui massimi ma con una volatilità ridotta. Attesa per il CPI

Mentre i mercati si preparano a ricevere il cruciale rapporto sull’inflazione di agosto dagli Stati Uniti, in programma per questo pomeriggio, l’oro si mantiene forte e viene scambiato ancora in rialzo seppur con una volatilità contenuta.

Nella seduta di martedì i prezzi sono saliti dello 0.40% attestandosi a 2.545 dollari l’oncia.

Il dollaro USA ha perso parte dei guadagni precedenti, creando un effetto favorevole per il metallo prezioso.

Cosa attendersi dal rapporto sull’inflazione di mercoledì?

Gli analisti prevedono che l’inflazione per agosto scenda dal 2,9% al 2,6% su base annua, mentre il CPI core dovrebbe rimanere stabile al 3,2%.

Si prevede che i dati sull’inflazione giustifichino una posizione ancora piuttosto cauta della Federal Reserve nonostante il rapporto sul lavoro della scorsa settimana.

La scorsa settimana, il rapporto sui posti di lavoro ha rivelato che l’economia ha creato 142.000 nuovi posti di lavoro, meno dei 160.000 previsti, ma il calo del tasso di disoccupazione è stato incoraggiante.

Secondo il CME FedWatch Tool attualmente le probabilità di un taglio dei tassi, nella riunione del 18 settembre, di 50 punti base sono al 33%, con il 67% di probabilità per un taglio di 25 punti base.

Previsioni future oro 11-09-2024

Dal punto di vista tecnico, il prezzo dell’oro (XAU/USD) resta su livelli alti e scambia al momento al di sopra della resistenza grafica e psicologica dei 2.550 dollari, mossa che dovrebbe portare con tutta probabilità ad un test dei massimi annuali, attualmente posizionati a 2.570 dollari.

Un segnale di debolezza su questo mercato si avrebbe in caso di formazione di pattern resistivo su tale livello e successivo breakout al ribasso, confermato in chiusura di sessione, del supporto a 2.515 dollari.

Se questo scenario fosse confermato ci aspettiamo poi discese in prima battuta fino a 2.470 ed in estensione poi a 2.450 dollari.