L’oro vola spinto da un possibile taglio dei tassi di 50 punti

I prezzi dell’oro hanno raggiunto nuovi massimi storici in questo lunedì, supportati da un dollaro più debole e dalle aspettative di una riduzione più significativa dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Anche l’argento spot e il platino hanno registrato guadagni; sappiamo di fatti che i tassi di interesse più bassi favoriscono l’investimento in beni rifugio come l’oro e gli altri preziosi metalli.

Evento clou della settimana

Tutti gli occhi saranno puntati sulla Fed questa settimana, con speculazioni crescenti riguardo l’entità del taglio dei tassi durante la riunione di politica monetaria del 17-18 settembre. Anche la Banca d’Inghilterra e la Banca del Giappone comunicheranno le loro decisioni politiche nei prossimi giorni.

Attualmente, i mercati stimano una probabilità del 59% di un taglio di 50 punti base per mercoledì, secondo il FedWatch del CME. Sarebbe il primo taglio dei tassi da parte della Fed dal 2020.

I dati pubblicati venerdì hanno mostrato un miglioramento della fiducia dei consumatori statunitensi a settembre, grazie al calo dell’inflazione, anche se gli americani rimangono cauti in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

Analisi Gold future 16-09-2024

I futures sull’oro hanno raggiunto questa mattina un nuovo picco storico oltre i 2.615 dollari l’oncia.

Sul finire della scorsa ottava abbiamo assistito ad una brusca accelerata, complici le aspettative crescenti per un taglio dei tassi di 50 punti base.

Le condizioni generali per l’oro rimangono favorevoli, con possibilità di ulteriori aumenti, specialmente se il dollaro continuerà a indebolirsi. Alcuni analisti prevedono che l’oro potrebbe raggiungere i 2.700 $ entro la fine dell’anno.

Il mercato si trova però in una situazione di ipercomprato e nello scenario attuale non è escluso assistere a delle prese di beneficio nel breve, soprattutto se la Fed dovesse tagliare i tassi di 25 punti base.

Non ci aspettiamo comunque grosse vendite sull’oro.

Da un punto di vista tecnico e volumetrico la prossima area importante di resistenza è a 2.630 punti, mentre il primo supporto di breve è a 2.506 punti; più in basso troviamo ulteriore supporto a 2.570 punti, mentre solo un ritorno al di sotto dei 2.550 dollari, confermato in chiusura di sessione, potrebbe far crescere la pressione ribassista su questo mercato, con possibilità di assistere ad un’estensione della correzione fino a 2.500 dollari.