Petrolio, atteso un rimbalzo dopo ii sell-off?

di: Alessio Moretti 5 Giugno 2024 11:44

barili petrolio

Il mercato petrolifero ha chiuso ieri la quinta seduta consecutiva in negativo, raggiungendo i minimi a 4 mesi.

Al tonfo di lunedì di oltre il 3% hanno fatto seguito altre vendite, con il future sul greggio WTI che ha terminato la seduta di martedì in ribasso dell’1.3% a 72.9 dollari al barile.

La recente flessione deriva dal fatto che gli investitori faticano a capire le mosse dell’OPEC+.

Nell’ultima riunione di domenica, il gruppo ha deciso di estendere i tagli alla produzione al 2025, ma al tempo stesso ha previsto un piano graduale per allentare alcuni tagli volontari alla produzione.

L’offerta di greggio dovrebbe quindi iniziare a risalire dal prossimo ottobre, riportando in teoria sul mercato 1,8 milioni di barili al giorno entro giugno 2025 e 2.5 milioni di barili entro fine 2025.

Oltre a questo resta alto il pessimismo sulla domanda, incoraggiato da tassi d’interesse ancora alti e da un’economia Usa che inizia a vacillare.

Analisi future WTI

Le ultime vendite a cui abbiamo assistito non cambia la situazione tecnica sul mercato petrolifero, che era già debole.

Avvisaglie di una scarsa forza del mercato le abbiamo viste anche nel mese di maggio, con gli 80 dollari al barile che hanno ostacolato più volte i rialzi.

analisi grafico WTI

Proprio sul retest di questo livello è partita anche la recente correzione, che è stata ampliata dalla rottura al ribasso dei 76.5 dollari, livello piuttosto significativo poiché aveva fornito supporto nelle scorse settimane e nel mese di febbraio.

Il mercato si trova ora a scambiare sul supporto a 72,5 dollari, dove il mercato sta provando a formare una base di accumulo a doppio minimo decrescente; attenzione però poiché troviamo in questo momento forti resistenze a 73.80 e a quota 74 dollari ed un eventuale retest di questa area rappresenta al momento un’opportunità per tornare a shortare il mercato.

Dovessimo rompere al ribasso i minimi di ieri a 72.50 aspettiamoci un’estensione delle vendite fino alla prossima area chiave a 71.50, livello dove di contro dovremmo attenderci un rimbalzo; in tal caso le quotazioni potrebbero osservare una ripresa fino ai 75 dollari, mentre per assistere ad un nuovo movimento direzionale al rialzo di una certa portata ci sarà sempre da aspettare una close giornaliera sopra gli 80 dollari.

Sul fronte opposto l’area chiave è rappresentata da quota 70 dollari al barile, la cui rottura al ribasso innescherebbe con tutta probabilità una ulteriore spirale di debolezza.

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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

Autore Articolo: Alessio Moretti
Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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