Il petrolio tenta il rimbalzo, me le previsioni sulla domanda restano deboli

di: Filippo Giannini 13 Settembre 2024 11:01

barili petrolio

Nelle ultime due sedute il mercato petrolifero ha azzerato le perdite di inizio settimana, rimbalzando dai minimi a 16 mesi sui 65 dollari al barile.

Le previsioni sulla domanda però restano deboli e preoccupano gli investitori, principalmente a causa della debolezza dell’economia cinese.

“La crescita della domanda di petrolio cinese sembra rallentare e con cali in molti altri Paesi le tendenze attuali rafforzano la nostra aspettativa che la domanda globale si stabilizzerà entro la fine di questo decennio”, ha affermato l’IEA nel rapporto.

Secondo il rapporto mensile dell’EIA, la domanda mondiale di greggio crescerà meno del previsto da qui a fine anno e si attesterà a circa 900.000 barili al giorno, una riduzione di 70.000 barili al giorno rispetto alla previsione precedente; in termini percentuali il calo è del 7,2%.

Anche l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha recentemente rivisto al ribasso le sue previsioni per il 2024, sebbene la sua stima rimanga significativamente superiore a quella dell’EIA.

Analisi tecnica future petrolio WTI 13-09-2024

analisi grafico WTI 13-09-2024

Nonostante il rimbalzo delle ultime due sedute il quadro tecnico sul mercato petrolifero è ancora piuttosto debole.

Nella giornata di ieri il future sul greggio WTI è passato di mano a 69.19 dollari al barile.

Le quotazioni stanno ora testando la resistenza a 70 dollari, dove ci aspettiamo che il mercato incontri resistenza associata alla possibilità di operare short, con primo target a 68 dollari e stop a 71,5 dollari.

La dinamica tecnica di breve migliorerebbe nel caso dovessimo assistere ad una close giornaliera sopra i 72 dollari, che con ogni probabilità porterebbe ad un allungo fino ai 75 dollari passando per la resistenza intermedia a 73.5 dollari.

Un’inversione rialzista di lungo periodo si avrebbe però in caso di recupero degli 82 dollari, ma complice la stagionalità crediamo che sarà difficile rivedere entro fine anno il WTI nuovamente al di sopra degli 80 dollari.

Fino a quel momento le salite costituiranno comunque occasione per riposizionarsi short.

Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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