Petrolio WTI: quali opportunità nel breve?

Il petrolio WTI ha archiviato la scorsa ottava in deciso rialzo, mettendo a segno una performance del +4.2%.

Le contrattazioni di venerdì del contratto future con scadenza aprile 2023 si sono chiuse a 79,68 dollari al barile.

In questa nuova settimana gli scambi sono partiti al ribasso, complice le prospettive di crescita della Cina, che ieri sono state riviste in calo per quest’anno attestandosi al 5% contro il 5.5% delle attese.

Gli investitori del mercato petrolifero stanno monitorando in questo momento anche le mosse della Fed e delle altre banche centrali, poiché un’ulteriore stretta monetaria potrebbe far cadere le economie di molti paesi in recessione, impattando così sulla domanda di greggio.

Da un punto di vista tecnico la situazione dopo l’ultima settimana di rialzi è migliorata, ma resta comunque ancora debole ed incerta.

Da molti mesi il mercato manca ormai di una direzionalità ben precisa e analizzando il grafico con time frame giornaliero possiamo vedere la formazione di 4 minimi decrescenti e un triangolo ascendente con estremo superiore fissato a 82 dollari.

La resistenza a 82 dollari è infatti diventata ormai il livello chiave e viatico necessario per assistere ad un nuovo rally rialzista di medio periodo.

Il breakout di questo livello garantirebbe la spinta necessaria per raggiungere i 90 dollari al barile.

Nel breve c’è invece da registrare il 2 marzo scorso il breakout di quota 77.50, che ha innescato un estensione dei rialzi fino a 79.90, con l’area dei 77.50 difesa nella giornata del 3 marzo scorso e oggetto di ulteriori acquisti; quindi la view di breve è per ora positiva e un nuovo pullback a 77.50 costituirà occasione per riposizionarsi long, con stop a 75.70 e primo target a 79.3 dollari.

Solo in caso di breakout di quota 80 dollari, confermato in chiusura di sessione, potremo aspettarci un nuovo attacco dei compratori ad area 82 dollari.

In caso di rifiuto degli 80 dollari aspettiamoci invece una nuova correzione ed un retest di area 77 dollari.

In caso di chiusura giornaliera sotto quota 75.50 attendiamoci invece ulteriori vendite almeno fino a quota 74 dollari.