Prezzi del petrolio in rialzo: effetto dazi e importazioni cinesi

di: Alessio Moretti 15 Aprile 2025 10:41

analisi WTI

I mercati petroliferi hanno visto un lieve rialzo all’inizio della settimana, sostenuti dall’aumento delle importazioni di greggio in Cina e dalle esenzioni tariffarie annunciate dal presidente USA.

Il Brent ha guadagnato +0,36% a 64,82 dollari al barile, mentre il WTI ha registrato un lieve incremento dello 0,08% a 61,53 dollari.

Un dato interessante proviene dalla Cina: le importazioni di petrolio greggio a marzo sono rimbalzate nettamente rispetto ai due mesi precedenti, segnando un aumento del 5% su base annua. Questo trend è stato alimentato da acquisti di greggio iraniano e dalla ripresa delle forniture dalla Russia.

OPEC rivede al ribasso la domanda globale di petrolio

Secondo l’ultimo report mensile dell’OPEC, la domanda mondiale di petrolio crescerà nel 2025 di 1,3 milioni di barili al giorno, ovvero 150.000 in meno rispetto alla previsione di marzo. Anche la previsione per il 2026 è stata ridotta allo stesso modo. Le recenti tensioni commerciali e l’impatto delle tariffe USA sono state indicate come cause principali del taglio delle stime.

Parallelamente, l’OPEC ha abbassato le sue previsioni di crescita economica globale: al 3,0% per quest’anno (dal 3,1%) e al 3,1% per il 2026 (dal 3,2%), evidenziando una maggiore cautela rispetto al mese precedente.

Mercato in contango e possibili pressioni rialziste

Il differenziale di prezzo tra i contratti Brent con scadenza dicembre 2025 e dicembre 2026 è passato in contango, una configurazione in cui i prezzi a lungo termine sono più alti di quelli a breve termine. Questo indica che, al momento, il mercato non percepisce rischi di carenze immediate di offerta, ma valuta invece un possibile eccesso di produzione.

Tuttavia, il Segretario all’Energia USA Chris Wright ha dichiarato che Washington potrebbe bloccare le esportazioni iraniane di petrolio per aumentare la pressione su Teheran riguardo al suo programma nucleare. Una mossa che potrebbe sostenere i prezzi del greggio nel medio termine.

Nel frattempo, funzionari americani e iraniani hanno tenuto colloqui costruttivi in Oman, con l’intenzione di proseguire i negoziati la settimana successiva.

Produzione OPEC+: aumenti e violazioni dei limiti

A marzo, la produzione complessiva dell’alleanza OPEC+ è diminuita di 37.000 barili al giorno, scendendo a 41,02 milioni bpd. Questo calo è stato trainato principalmente da Nigeria e Iraq, che hanno ridotto le rispettive produzioni.

Tuttavia, il report evidenzia che il Kazakistan ha nuovamente superato i limiti imposti, aumentando la produzione a 1,852 milioni bpd, ben al di sopra della sua quota fissata a 1,468 milioni. L’OPEC ha annunciato che aumenti di produzione sono previsti anche per maggio, in linea con il piano di allentamento graduale dei tagli precedentemente introdotti.

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    Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

    Autore Articolo: Alessio Moretti
    Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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