Tornano le difficoltà sul mercato petrolifero, WTI sotto i 70 dollari

di: Filippo Giannini 16 Ottobre 2024 11:37

crollo petrolio

Il mercato petrolifero ha chiuso ieri la terza seduta consecutiva in ribasso.

I futures sul petrolio greggio WTI, il parametro di riferimento internazionale, hanno chiuso in calo di circa l’1.5% a 70.92 dollari al barile.

La brusca frenata degli ultimi giorni è data dal fatto che l’AIE, agenzia internazionale dell’energia, ha tagliato le sue previsioni per la domanda globale di greggio per il 2024, citando la Cina come una delle principali preoccupazioni.

Il rapporto dell’AIE si aggiunge così al rapporto mensile dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) di lunedì, che aveva mostrato anch’esso un ribasso della domanda per la terza volta consecutiva.

Visto il forte squilibrio tra domanda e offerta è molto probabile che se non ci fossero le tensioni geopolitiche in Medio Oriente, che forniscono incertezza sulla fornitura di greggio, probabilmente il calo dei prezzi sarebbero stato fin qui ancor più corposo.

Quest’oggi alle 16:30 il mercato attende il dato sulle scorte settimanali di petrolio dell’American Petroleum Institute (API), spostato per la festività del Culumbus Day nella giornata di lunedì.

Analisi tecnica del petrolio: altri ribassi in arrivo

analisi grafico petrolio wti 16 ottobre

Il future sul petrolio WTI viene scambiato sulla parità in questo mercoledì e al momento della scrittura passa di mano a 70.9 dollari al barile.

Nella scorsa analisi avevamo evidenziato come la candela engulfing di martedì 8 ottobre potesse indicare una probabile continuazione della debolezza, come effettivamente accaduto.

Oltre alla barra engulfing ribassista, a livello grafico c’è ora da registrare il completamento di un modello di distribuzione a doppio massimo decrescente, dato dalla rottura ieri del minimo del 9 ottobre a 71.53 dollari.

Scivolato quindi anche al di sotto del supporto a 72 dollari, ora il mercato cercherà probabilmente supporto in area 69 dollari, anche se riteniamo possibile un affondo almeno fino a quota 68 dollari.

Sui livelli attuali riteniamo che potremmo assistere ad un rimbalzo, ma ora le salite costituiscono occasione per riposizionarsi short, mentre per un movimento rialzista di più ampia portata servirà un recupero della resistenza a 74 dollari, confermato in chiusura di sessione.

In caso di ritorno sopra i 74 dollari aspettiamoci un veloce retest dei 76 dollari.

Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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