Il dato sui NFP fa crollare i mercati finanziari

Vendite generalizzate su quasi tutti i mercati finanziari dopo l’uscita del rapporto sui NFP di gennaio.

Quello dei Non Farm PayRoll era l’evento macro più atteso della giornata poichè esso ha un valore significativo nel comprendere le prossime mosse della Federal Reserve, che nei giorni scorsi aveva ribadito di non aver fretta di abbassare i tassi d’interesse.

Il dato appena uscito dei NFP conferma ed amplifica le parole della Fed e fa temere agli investitori che marzo non sarà assolutamente il mese dove attendersi un primo taglio dei tassi.

Secondo il rapporto le buste paga non agricole sono cresciute di 353.000 unità contro le 180.000 previste dagli analisti; il tasso di disoccupazione è sceso al 3,7% contro il 3,8% atteso.

Cosa significano questi dati?

Significa che l’economia statunitense è molto forte e non da cenni di indebolimento, se in tale scenario la Fed iniziasse a tagliare i tassi d’interesse ci sarebbe il pericolo di un nuovo ed ulteriore aumento dell’inflazione, cosa che assolutamente Powell vuole evitare.

L’euro/dollaro, l’oro ed i mercati azionari sono quelli che hanno risentito di più l’uscita di questo dato.

Al momento della scrittura il future sul gold cede oltre l’1.20%, il cambio eur/usd mostra invece un calo di oltre lo 0.6%.

Soffrono anche i mercati azionari, con l’S&P500 in rosso, mentre il Nasdaq si sta difendendo grazie alle ottime performance nelle trimestrali di Nvida e Meta.