Le cinque cose da seguire sui mercati questa settimana

La settimana sui mercati finanziari si preannuncia densa di appuntamenti. Gli investitori sono chiamati a monitorare da vicino una serie di eventi chiave che potrebbero influenzare l’andamento delle borse globali. Ecco le cinque cose più importanti da seguire:

Riunione della Banca Centrale Europea (BCE) e conferenza stampa di Christine Lagarde

Le banche centrali continuano a essere al centro dell’attenzione.

Giovedì si terrà l’ultima riunione dell’anno della BCE, dove gli economisti si aspettano un taglio dei tassi di deposito di 25 punti base.

Questa mossa rifletterebbe il tentativo della BCE di stimolare l’economia dell’Eurozona, affrontando i segnali di rallentamento della crescita economica.

Con molta attenzione sarà seguita la conferenza stampa delle 14:45 si Christine Lagarde, poichè potrebbe fornire ulteriori dettagli sulle strategie future per bilanciare la necessità di sostenere la crescita e quella di mantenere sotto controllo l’inflazione.

Inflazione negli Stati Uniti

Mercoledì verrà reso noto l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) negli Stati Uniti, un indicatore cruciale per valutare l’andamento dell’inflazione.

Gli analisti prevedono che il CPI core di novembre possa registrare un incremento annuo del 4,3%, in leggero calo rispetto al 4,5% del mese precedente, mentre l’indice generale potrebbe attestarsi intorno al 3,2%, anch’esso in calo rispetto al 3,5% precedente.

Un incremento superiore alle aspettative potrebbe spingere la Fed a posticipare il taglio dei tassi, con potenziali effetti negativi per il mercato obbligazionario e un rafforzamento del dollaro. D’altro canto, un dato più debole del previsto potrebbe favorire un clima più disteso sui mercati, alimentando le speranze di un allentamento monetario più rapito del previsto.

Produzione industriale nell’Eurozona

Venerdì 13 dicembre è attesa la produzione industriale dell’Eurozona. Tale dato rappresenta uno dei principali indicatori economici per valutare la salute del settore manifatturiero della regione.

Indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti

L’indice PPI è atteso per giovedì 12 dicembre.

Questo dato misura le variazioni medie nei prezzi ricevuti dai produttori di beni e servizi, riflettendo i costi di input che potrebbero influenzare successivamente i prezzi al consumo.

Se il PPI risulta superiore alle attese, può segnalare un aumento delle pressioni inflazionistiche, spingendo la Federal Reserve verso un approccio più aggressivo nei tassi d’interesse. Questo potrebbe rafforzare il dollaro e indebolire il mercato azionario. Al contrario, un PPI inferiore potrebbe alleggerire le aspettative di intervento della Fed, favorendo i mercati azionari e penalizzando il dollaro​.

Previsione:

• Dati previsti (base annua): 2,4% (uguale al dato precedente).
• Dati previsti (base mensile): 0,1%, dopo un aumento dello 0,2% il mese precedente.