La tempesta finanziaria scatenata dalla politica tariffaria del presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a far tremare i mercati globali, dopo il crollo totale a cui abbiamo assistito nella giornata di venerdì scorso.
L’inizio della settimana è segnato da nuove perdite consistenti nei principali listini azionari mondiali. Nella notte l’indice Nikkei, che rappresenta 225 dei principali titoli giapponesi, ha subito un tracollo del 6,7%, scendendo a 31.511 punti. In Cina, la Borsa di Shanghai ha registrato un calo del 6,5%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso oltre il 10%, evidenziando un vero e proprio shock finanziario.
In Europa il future sul principale benchmark, il Dax, dopo il crollo di oltre il 5% di venerdì, sta cedendo al momento della scrittura oltre il 4,5% scambiando vicino in area 19.600 punti e dopo aver toccato un minimo a 19.004 punti.
La seduta di venerdì si era chiusa a 20.525 punti.
È probabile che lo shock tariffario innescato da Donald Trump manterrà i mercati azionari in subbuglio per diverso tempo, a meno di inversioni di rotta da parte del presidente americano.
Finché le conseguenze del conflitto commerciale non saranno più chiaramente prevedibili, finché non ci saranno accordi iniziali con i partner commerciali interessati e finché non si conosceranno gli effetti concreti sull’inflazione e sulla reazione della Fed, la volatilità, resterà piuttosto elevata, così come il pericolo di nuovi crolli.
Analisi Future Dax – Lunedì 7 aprile
Per evitare di scivolare in un mercato ribassista è importante che il future sull’indice leader tedesco difenda il livello psicologico di 20.000 punti questa settimana.
Anche la linea della media mobile a 200 giorni, che rappresenta la tendenza a lungo termine, passa esattamente in questa zona.
Se i 20.000 punti venissero mollati in close settimanale, lo spazio di correzione si amplierebbe potenzialmente fino a 18.500 punti, dove è presente un’importante area resistiva; segnaliamo tuttavia più in alto anche l’importante area dei 19.000 punti, livello già testato questa mattina e che non escludiamo possa comunque rappresentare un minimo di swing per questa settimana.
Nello scenario attuale quota 19.750 rappresenta una resistenza che i venditori proveranno a difendere, mentre il recupero dei 20.550 punti potrebbe far allentare la pressione ribassista con possibilità di assistere ad un recupero, anche se una ripresa dei corsi è in questo momento da associare al recupero dei 22.000 punti.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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