Ftse Mib: è in arrivo un rimbalzo?

Venerdì il future Ftse Mib ha chiuso la seconda settimana consecutiva in negativo, con le contrattazioni che si sono concluse a 33.030 punti.

Nella scorsa analisi vi avevamo messo in guardia sul fatto che qualora il mercato avesse rotto al ribasso il supporto a 33.300 punti, poi avremmo assistito ad una rapida correzione e ad un retest dei 33.000 punti.

Com’era plausibile aspettarsi, sul retest dei 33.000 punti il mercato ha mostrato poi una reazione e al momento della scrittura scambia in rialzo intorno area 33.400 punti.

Se al termine della giornata il mercato dovesse riuscire a recuperare quota 33.500 punti, allora potremmo aspettarci ulteriori acquisti nelle prossime sedute, anche se riteniamo che il mercato incontrerà difficoltà al test dei 33.450 punti; infatti su tale livello troviamo ora resistenza statica e volumetrica, motivo per il quale dovremo almeno inizialmente osservare delle vendite dopo il retest.

In caso di chiusura sopra i 33.500 punti il mercato di contro completerebbe anche una figura di accumulazione, ovvero un modello a doppio minimo decrescente, che dovrebbe incentivare acquisti almeno fino alla prossima resistenza a 33.750 punti.

A quota 33.800 si trova la prossima area chiave di resistenza, il cui superamento innescherebbe con tutta probabilità la ripresa di importanti acquisti.

Escludiamo al momento questo scenario, ma nel caso dovessimo assistere ad una close giornaliera sotto il livello tecnico e psicologico dei 33.000 punti, dovremmo poi aspettarci una veloce correzione e un retest dei 32.550 punti, che comunque ancora non comprometterebbe la dinamica tecnica.

Al momento il livello a cui associare un’inversione ribassista di tendenza di lungo periodo è fissato sulla rottura dei 32.000 punti.

Da un punto di vista macroeconomico non sono molti gli eventi da segnalare per questa settimana, gli investitori saranno più che altro concentrati sulla guerra in medio oriente, una cui escalation potrebbe mettere ulteriore pressione ai prezzi delle materie e di conseguenza anche ai mercati azionari.

Da segnalare per quest’oggi il dato sulle vendite al dettaglio statunitensi.