Future Ftse Mib: aumentano i rischi al ribasso

Ieri il future Ftse Mib ha archiviato la terza seduta consecutiva in negativo e ora si sta avvicinando ad un livello da monitorare con molta attenzione.

Quella di giovedì 27 giugno è stata una giornata piuttosto negativa per il mercato azionario italiano, causata soprattutto dalla marcata debolezza del comparto industriale.

La seduta è stata chiusa in calo dell’1% a ridosso dei 33.400 punti.

Anche nella giornata odierna, che tra l’altro chiuderà il mese di giugno ed il primo semestre dell’anno, il mercato sta al momento della scrittura scambiando ancora in negativo.

A proposito di giugno, il saldo vede al momento un calo di oltre il 3%, mentre il primo semestre si chiuderà con un rialzo di circa il 10%.

Analisi tecnica future Ftse Mib

Analizzando il grafico con time frame giornaliero possiamo notare come la correzione delle ultime sessioni sia arrivata a seguito del retest dei 34.000 punti.

Nell’analisi di lunedì scorso su questo mercato avevamo scritto che in caso di nuovi rialzi avremmo dovuto monitorare con molta attenzione la reazione su un eventuale test dei 34.000 punti.

“Se il Ftse Mib future dovesse fallire l’attacco ai 34.000 punti e tornasse sotto i 33.600 aspettiamoci un nuovo test dei 33.300, livello dove il mercato potrebbe anche accelerare al ribasso se non tenuto in close giornaliera.”

Il mercato non è ancora arrivato a testare il sostegno grafico a 33.300 punti ma ci si sta avvicinando pericolosamente.

È proprio su questo livello che dovremmo porre ora la nostra attenzione.

Una discesa sotto questa zona potrebbe infatti innescare un’ulteriore flessione, anche perché il mercato completerebbe un modello di distribuzione a testa e spalle, innescando con tutta probabilità ulteriori vendite; i target teorici sono in area 33.000 e in successione a quota 32.730 punti.

In caso invece di falso breakout dei 33.300 e del successivo recupero dei 33.600 punti, dovremmo aspettarci poi una continuazione del rimbalzo e un nuovo attacco ai 34.000 punti, che rimane sempre il principale livello di snodo in grado di alimentare una ripresa del rally.