Dopo un avvio positivo le Borse europee ieri hanno invertito la rotta preoccupate dai nuovi dazi annunciati da Donald Trump.
Il presidente americano ha firmato un ordine esecutivo per imporre dazi del 25% sulle importazioni di automobili.
Il contratto future sul Dax è sceso di oltre l’1% ritestando i 23.000 punti, mentre quello sul Ftse Mib italiano ha ceduto l’1.5%.
L’annuncio di Trump
Dall’Ufficio Ovale, mercoledì Trump ha annunciato la nuova misura, dichiarando che stimolerà la crescita economica in modo senza precedenti. L’entrata in vigore dei dazi sulle automobili straniere è prevista per il 2 aprile.
Durante il suo discorso, Trump ha ribadito l’intenzione di applicare tariffe reciproche in modo “giusto e ragionevole”, sottolineando che la strategia sarà comunque improntata alla prudenza.
Nel frattempo, sono emerse notizie secondo cui i negoziati tra Stati Uniti e Unione Europea sulle contromisure tariffarie stanno incontrando ostacoli. Bruxelles si prepara alla possibile introduzione di un’aliquota tariffaria a due cifre su una vasta gamma di prodotti nel corso della prossima settimana.
Venerdì in arrivo l’inflazione
Gli investitori attendono con attenzione i dati sull’inflazione che saranno pubblicati venerdì, con la diffusione dell’Indice della Spesa per Consumi Personali di febbraio, parametro di riferimento per la Federal Reserve.
Permangono timori sul fatto che l’economia statunitense possa subire contraccolpi se le nuove tariffe alimenteranno ulteriormente l’inflazione e rallenteranno la crescita.
Analisi tecnica future Ftse Mib – 27-03-2025
Il ritorno al di sotto del supporto a 38.250 punti ha spinto il mercato al test dei 37.700 punti, come peraltro auspicato nella nostra precedente analisi sui questo mercato.
Ora la tenuta del supporto a quota 37.500 punti è fondamentale per scongiurare una debolezza nel prossimo medio termine; un ritorno sotto tale soglia produrrebbe con ogni probabilità vendite su più giorni fino a 36.750 punti.
Qualora il mercato dovesse rimbalzare dai 37.700 punti e recuperare area 38.500 punti aspettiamoci invece poi un’estensione degli acquisti con probabile primo target a 39.000 punti.
Sempre in ottica long un estensione degli acquisti arriverebbe con una close giornaliera al di sopra dei 39.250 punti, che spingere con tutta probabilità il mercato al test dei 40.000 punti.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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