Il punto sui principali mercati finanziari – Lunedì 16 dicembre
di: Alessio Moretti 16 Dicembre 2024 10:41
Indici azionari statunitensi
- Dow Jones Industrial Average: -0,76%
- Nasdaq 100: +5,18%
- S&P 500: -0,00%, con sette degli undici settori in calo.
La scorsa settimana il Nasdaq 100 ha prolungato la sua serie positiva, registrando quattro settimane consecutive di crescita. Il merito va soprattutto al forte rialzo di Broadcom Inc., che ha trainato l’intero comparto tecnologico legato ai semiconduttori. L’indice tecnologico ha guadagnato +0,76%, toccando per la seconda volta in tre giorni un nuovo massimo storico. Diversamente, gli altri principali indici statunitensi hanno mostrato segnali di debolezza. Lo S&P 500 è sceso dello 0,6% nell’arco della settimana, mentre il Dow Jones Industrial Average ha accusato un calo più marcato, pari a -1,8%.
Venerdì, il Dow Jones ha perso 86 punti (-0,2%) e lo S&P 500 è scivolato leggermente al di sotto della parità. In controtendenza, il Nasdaq Composite ha registrato un piccolo rialzo di +0,1%, pari a 23,88 punti.
Broadcom: protagonista della settimana
Il balzo del +24% di Broadcom, avvenuto dopo la pubblicazione degli utili trimestrali, ha portato l’azienda a raggiungere una capitalizzazione di mercato di un trilione di dollari, contribuendo in modo significativo alle performance del settore tecnologico.
Prospettive sugli utili
Secondo i dati LSEG I/B/E/S, la crescita annuale degli utili per lo S&P 500 nel terzo trimestre è stimata al 9,1%. Questo valore sale all’11,8% escludendo il settore energetico. Finora, il 76% delle aziende dell’indice ha riportato utili superiori alle aspettative, mentre il 60,7% ha superato le stime sui ricavi, leggermente sotto la media storica del 62,2%. La crescita annua dei ricavi per il trimestre è prevista al 5,3%, che diventa 6,4% senza considerare il settore energia.
Il settore con la percentuale più alta di aziende che hanno superato le stime sugli utili è stato quello dei Servizi di Comunicazione (94,7%). Al contrario, il comparto Materiali ha mostrato la performance più debole, con solo il 53,6% delle aziende che ha battuto le previsioni e un fattore sorpresa negativo di -6,9%.
Settori migliori e peggiori dello S&P 500
- Miglior settore: Tecnologia dell’informazione (+0,54%), con Broadcom (+24,43%), Arista Networks (+5,14%) e Micron Technology (+4,34%) tra i protagonisti.
- Peggior settore: Servizi di Comunicazione (-1,12%), con cali significativi per Paramount Global (-3,53%), Warner Bros Discovery (-3,36%) ed Electronic Arts (-3,06%).
Indici azionari europei
- CAC 40: -0,15%
- DAX: -0,10%
- FTSE 100: -0,14%
Mercati delle materie prime
- Oro: -1,18% a $2.647,86 l’oncia
- Argento: -1,31% a $30,57 l’oncia
- Petrolio WTI: +1,53% a $71,09 al barile
- Brent: +1,28% a $74,35 al barile
Venerdì i prezzi dell’oro hanno subito una flessione, interrompendo un rally che aveva portato il metallo prezioso al massimo di cinque settimane il giorno precedente. Tuttavia, nonostante il calo, l’oro è in rialzo di oltre +0,8% rispetto alla settimana precedente, sostenuto dalle aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Anche i prezzi del petrolio sono aumentati, toccando i massimi delle ultime tre settimane. Questo incremento è legato alle prospettive di sanzioni contro Russia e Iran, che potrebbero ridurre l’offerta globale, e al sostegno economico della Cina, oltre alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Valute
- Euro: +0,30% a $1,0502
- Sterlina: -0,44% a $1,2618
- Bitcoin: +0,75% a $101.232,38
- Ethereum: +0,36% a $3.898,07
Il dollaro statunitense ha chiuso la settimana in rialzo, beneficiando di segnali di un possibile rallentamento nella politica di riduzione dei tassi da parte della Fed. La sterlina britannica ha perso terreno a seguito di dati economici deludenti che hanno evidenziato una contrazione dell’economia del Regno Unito per il mese di ottobre. L’euro, invece, ha recuperato terreno grazie al recente taglio dei tassi da parte della BCE
Mercati obbligazionari
- Titoli di Stato USA a 10 anni: +6,2 punti base, rendimento al 4,396%.
- Bund tedeschi a 10 anni: +5,2 punti base, rendimento al 2,262%.
- Gilt britannici a 10 anni: +5,3 punti base, rendimento al 4,418%.
La scorsa settimana i Treasury statunitensi hanno registrato la performance peggiore degli ultimi due mesi, influenzati da dati economici contrastanti. Tuttavia, le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base alla prossima riunione del FOMC restano solide, con una probabilità stimata al 97% secondo il CME’s FedWatch Tool, in aumento rispetto all’86% di venerdì. Nonostante ciò, i trader di swap sembrano anticipare una Federal Reserve più cauta, con soli 75 punti base di tagli prezzati per il 2025.
In Europa, i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi sono aumentati significativamente dopo il taglio dei tassi da 25 punti base annunciato giovedì dalla BCE. I mercati monetari hanno ridimensionato leggermente le previsioni di ulteriori riduzioni, prezzando un tasso sui depositi all’1,93% entro luglio 2025, rispetto all’1,85% stimato giovedì.
Il differenziale tra i rendimenti dei titoli decennali francesi e tedeschi, indicatore del rischio percepito sul debito francese, è salito a 78,4 punti base durante la settimana. Questa variazione è seguita al declassamento del rating sovrano della Francia da parte di Moody’s, che ha abbassato il giudizio da Aa2 ad Aa3, tre livelli sotto il massimo punteggio. Fitch e S&P avevano già adottato valutazioni simili. Il downgrade è avvenuto poche ore dopo la nomina di Francois Bayrou a quarto premier francese in un anno da parte del Presidente Emmanuel Macron.
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